Cobas Ostuni: “Non si può morire di lavoro a 17 anni, aboliamo la legge 107 e la scuola azienda”. Venerdì sciopero

La morte di Lorenzo Parelli, vittima della diseducativa ASL (oggi detta PCTO) , pone, se ce ne fosse ancora bisogno, la domanda su come sia stata trasformata la scuola italiana e quale sarà il suo approdo finale. Le politiche neoliberiste, proprio quelle che hanno trasformato il mondo in un grande mercato deregolarizzato, senza diritti e nel tramonto della democrazia, sotto il dominio delle privatizzazioni e della finanziarizzazione di qualsiasi aspetto di ogni umana attività, hanno messo le mani anche sulla scuola. Se negli anni passati, questa era funzionale alla formazione del cittadino come soggetto critico, colto e responsabile secondo il dettato Costituzionale, ora la scuola ha smarrito e snaturato questa funzione. La renziana “buona scuola”, buona per decreto ministeriale, risulta funzionale solo alla formazione del produttore e del consumatore. E’ l’essenza questa della legge 107! E’ la scuola degli stakeholders, dei quiz Invalsi, delle prove standardizzate e di altre amenità simili, così come ce le ha imposte L’Unione Europea e la sua Confindustria e felicemente recepite dal mondo industriale italiano e da tutti i partiti dell’arco anticostituzionale. La scuola smette quindi di essere agenzia educativa di soggetti critici per indossare la tuta del futuro lavoratore che con grande difficoltà, alla luce dell’ imminente quarta rivoluzione industriale, troverà un lavoro stabile e garantito da una serie di diritti ormai evaporati. L’ex studente viene così preparato ad essere gettato sul mercato del lavoro mediante l’anticamera dell’ ASL nel contesto, decisamente poco educativo, della meritocrazia, della performance e delle competenze. Lorenzo è stato sacrificato sull’altare del mercato e della competizione, così come sono sacrificati i quotidiani morti sul lavoro, vittime innocenti dell’avidità del profitto. Sono oltre 20 anni che una serie di controriforme, da quella Berlinguer, a quella della Gelmini, fino alla famigerata legge 107, hanno portato a termine il progetto imposto dall’ Unione Europea, quello cioè di snaturare completamente la scuola che abbiamo conosciuto e trasformarla in una istituzione funzionale alle imprese e al mercato. L’ASL altro non è che l’immagine più fedele, e al contempo più tragica, di questa metamorfosi che la scuola ha subito. Sempre in questo orizzonte di trasformazione mercantile della scuola apprendiamo, con viva preoccupazione, dell’adesione da parte del Liceo Classico di Ostuni, al progetto del Liceo quadriennale. Ad Ostuni, così come in molti altri Licei, assistiamo ad un inspiegabile impoverimento di quello che è stato un gigante dell’istruzione italiana, un fiore all’occhiello del nostro sistema educativo che ha formato intere generazioni al pensiero critico. Quello fatto di Greco e filosofia, di matematica e latino, di scienze e conoscenza. Alla rozzezza del mercato queste discipline non servono e, per il momento vogliono ridimensionare questa istituzione: ridimensionarla oggi, per superarla domani. Riduzioni di saperi e di posti di lavoro! “Coincidenza” vuole che, nel momento in cui le discipline umanistiche sono ostacolate in mille modi, si paventa la proposta di introdurre la Finanza come disciplina di insegnamento. Ma quale società si pensa di costruire in questo modo? Che uomini e che donne abiteranno il futuro? Sicuramente, oggi più che mai, il pensiero critico fa paura! E’ sovversivo! Meglio disattivarlo, pensa qualcuno.

VENERDI’ 28 GENNAIO 2022 ADERIAMO NUMEROSI ALLO SCIOPERO INDETTO DAI COBAS PER L’ABROGAZIONE DELLA LEGGE 107 E DELL’ASL !!

COBAS Ostuni Sez. Carlo Moccia

 

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