Cisal Chimici: “Avevamo ragione, illegittimo il licenziamento dei due lavoratori di Enipower”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Segretario Provinciale Cisal chimici Massimo Pagliara.

In data 22 febbraio 2018 il Giudice del Lavoro Presso Il Tribunale di Brindisi   ha riconosciuto la tesi avanzata dalla Segreteria Cisal Chimici e sostenuta  dallo Studio Legale  AVV.  Greco Giacomo, che  per nome e per conto di due lavoratori aveva impugnato il licenziamento  effettuato dalla società Enipower di Brindisi  nel giugno 2017 .

Nella sentenza il Giudice, ha riconosciuto illegittimo il  licenziamento , si è dovuta limitare purtroppo, a riconoscere non la tutela conservativa del posto di lavoro, ma  il massimo della tutela indennitaria  prevista dall’applicazione della “Stramaledetta Legge Fornero” .

Preme sottolineare che il Giudice ha motivato l’impossibilità di reintegrare i lavoratori ingiustamente licenziati, in quanto , nel nuovo C.C.N.L. Energia e Petrolio firmato nel 2017 (non sottoscritto dalla scrivente organizzazione sindacale) è intervenuta una modifica nella parte disciplinare che rende nei fatti potenzialmente licenziabili tutti i lavoratori anche per una semplice disattenzione o negligenza.

 In riferimento al riconoscimento della  illegittimità  del licenziamento ,riteniamo opportuno evidenziare che il Responsabile delle Relazioni industriali  a livello territoriale della  Società Enipower,  poteva certamente gestire con più cautela  la vicenda,  evitando facili allarmismi  nella sede milanese,  evitando soprattutto ai massimi vertici aziendali di San Donato Milanese  di prendere  un grosso  abbaglio.

In attesa  di capire quali iniziative intenderà adottare la società,  la Cisal Chimici auspica che almeno oggi i Dipendenti  ed in particolare  la R.S.U. (Rappresentanza Sindacale Unitaria) presente  all’interno della società Enipower,   cosi celeri a rispondere ad un nostro comunicato stampa di qualche giorno fa ,  possano  essere altrettanto celeri  nel  solidarizzare ed essere  vicini a questi loro colleghi, che a distanza di quasi otto mesi, passati in totale silenzio nella isolata disperazione con le proprie famiglie ,  hanno finalmente  ricevuto se pur in parte  un legittimo riconoscimento. 

Resta inteso che nonostante questa importante   sentenza ,  l’obiettivo primario per i lavoratori licenziati in maniera illegittima , rimane sempre e  comunque il mantenimento del posto di lavoro.

 

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