“Cinque mesi di richieste e una lettera al prefetto prima di ottenere riunione sulle partecipate”

Non cambia la storia al Comune di Brindisi. Non cambia se per ottenere un incontro sulle società partecipate sono stata costretta a inviare una lettera al prefetto per rappresentare la situazione di stallo, nonostante diversi solleciti ai competenti uffici comunali.

Come consigliere di opposizione e allo stesso tempo in qualità di componente del comitato di governance, ne ho chiesto la convocazione negli ultimi cinque mesi, allo scopo di esaminare (nel contradditorio con il rappresentante della maggioranza) l’andamento della gestione delle società Servizi Farmaceutici srl e Multiservizi srl, quest’ultima in fase di fusione per incorporazione con l’Energeko Gas, altra partecipata di cui il Comune di Brindisi è socio unico. Richiesta la mia che, trova la propria ragione proprio in quell’ottica collaborativa che tanto si declama: ma come si può  collaborare ed eventualmente apportare un proprio contributo se non si condivide e non ci si confronta (se non quando è troppo tardi…)

Non ho mai ottenuto una risposta, purtroppo. L’assordante silenzio dagli uffici di Palazzo di città è venuto meno solo lo scorso venerdì (20 settembre 2019), quando ho trasmesso al prefetto copia della richiesta di tutta la documentazione relativa alle partecipate del Comune di Brindisi, con particolare riferimento alla gestione della società Servizi farmaceutici e alle cause pendenti dinanzi al Tribunale, in qualità di giudice del lavoro, dopo i ricorsi presentati da diversi ex dipendenti.

Mi sono vista costretta, mio malgrado, a spedire per opportuna conoscenza la lettera al massimo rappresentante del Governo sul territorio, evidenziando che per tutto questo tempo il silenzio del Comune di Brindisi avrebbe potuto integrare gli estremi di un comportamento omissivo e, contestualmente, avrebbe persino potuto far nascere il dubbio di un non puntuale controllo su alcune azioni poste in essere dai cosiddetti enti di secondo grado. Per questo motivo, nella stessa missiva, ho fatto presente che in caso contrario sarei stata obbligata a portare a conoscenza dell’accaduto i competenti organi giudiziari.

Nella stessa mattinata –  guarda caso, verrebbe da dire – mi è stata notificata la data della convocazione del comitato di governance, a firma del sindaco Riccardo Rossi, per il prossimo 25 settembre, alle 13,30, nella sala Giunta di Palazzo di città. In quella sede, stando a quanto si legge nell’ordine del giorno, saranno presentate le relazioni semestrali della Servizi farmaceutici e della Fondazione del Nuovo Teatro  Verdi e sarà anche illustrata la riorganizzazione interna al personale della Servizi farmaceutici. Tempo permettendo dovrebbe esserci spazio per un ultimo punto, “varie ed eventuali”. Vedremo.

Intanto nulla il sindaco e neppure gli assessori riferiscono sulla querelle in atto tra il settore Servizi finanziari e la società Multiservizi. Querelle che attiene alla riconciliazione definitiva di debiti-crediti tra la partecipata e il Comune-socio unico e che rischia di avere un’appendice giudiziaria. Silenzio anche in questo caso nonostante la copiosa corrispondenza allegata al bilancio consolidato, dalla quale emergono rapporti più che tesi tra il dirigente Simone Simeone, lo stesso che ha lanciato il campanello d’allarme sul pre-dissesto, invitando l’Amministrazione ad assumere una serie di decisioni, e l’attuale amministratore unico Giovanni Palasciano, riconfermato da Rossi, dopo la nomina durante il periodo commissariale.

Infatti il dirigente comunale continua a sostenere la necessità che ci sia una verifica di una serie di fatture emesse dalla Multiservizi, per un ammontare complessivo di 226.909 euro, ma non pagate, dall’altro l’amministratore della Multiservizi rivendica l’avvenuta asseverazione/conciliazione sostenendo che sia stato raggiunto in tal senso un accordo. E minaccia di adire le vie legali sostenendo per iscritto che i rilievi del dirigente oltre che infondati sono anche diffamatori nei suoi confronti.

Succede anche questo a Palazzo di città da qualche mese a questa parte, eppure non si registrano ad oggi interventi del sindaco o dell’assessore al Bilancio. Mi chiedo cos’altro ancora debba accadere e se, per l’ennesima volta, non sia il caso di riferirne al prefetto. Ma l’ombra di una lettera al prefetto appare come la negazione del cambiamento, bandiera di questa Amministrazione.

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1 COMMENTO

  1. ancora una volta è opportuno segnalare che non vi è bisogno per il caso specifico interessare il rappresentante locale del Governo: la questione va risolta
    – scrivendo al Segretario generale e, richiamando le funzioni e compiti rivenienti dall’incarico ricoperto, chiedere urgente comunicazione, visto il lungo tempo decorso, sulla risposta dovuta al vice procuratore della Regione Puglia della Corte dei Conti sulle eventuali responsabilità dell’amministratore e del Collegio dei Revisori della Multiservizi oltre a voler notiziare sull’incarico affidato per il caso in parola a professionista eterno;
    – interessare il presidente del Consiglio comunale al fine di chiedere urgentemente al Collegio dei Revisori di dare riscontro alla richiesta di puntualizzazione sulla regolarità delle fatture in discussione;
    -la sola ipotesi di minaccia da parte dell’Amministratore della Multiservizi di adire le vie legali per il recupero di crediti ancora da accertare consegue la segnalazione al Sindaco per le azioni ritenute opportune da avviare quale unico proprietario della società;
    – in considerazione di eventuali ipotesi di danni erariali conseguenti a trasferimenti di personale dalla Multiservizi al Comune per adempiere a servizi propri dell’Ente, è opportuno interessare il segretario generale per conoscere le qualifiche dei trasferiti e le prestazioni lavorative che effettuano.
    Brindisi 22/09/2019 Franco Leoci

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