BRINDISI – Era il 20 febbraio 2013, quando una prestigiosa Lancia Aurelia, di proprietà della Fondazione Maria Rosaria Giannelli, fu messa in mostra presso l’androne di Palazzo Nervegna.

Realizzata nel 1952 ed immatricolata l’anno successivo, l’auto fu acquistata dal podestà Serafino Giannelli per lire 2.770,00 e, quindi, rientrante nelle proprietà poi trasferite alla istituita Fondazione e sino ad allora tenuta all’interno della Masseria Pignicedda. Prima di allora, l’’auto era stata depositata in totale stato di abbandono presso locali dell’autoparco comunale. Poi, grazie ad un protocollo sottoscritto fra l’ex sindaco Mimmo Consales ed il Presidente della Fondazione Salvatore Brigante, su iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale Luciano Loiacono, se ne dispose il restauro ed il trasferimento presso Palazzo Nervegna perché tutti i cittadini potessero ammirarla.

Un paio di anni dopo, nel maggio 2015, l’auto fu portata in carrozzeria perché nell’androne scoperto di Palazzo Nervegna stava marcendo. Necessitava, pertanto, di essere messa nuovamente a punto.

Adesso, però, non si capisce che fine abbia fatto. Qualcuno, tra i più maliziosi, vocifera che la prestigiosa Lancia Aurelia sia andata a finire nel garage di qualche consigliere comunale della passata consiliatura e, forse, anche della attuale.

Che fine ha fatto l’auto? La caccia è ‘aperta’…




Per gli appassionati, ricordiamo che la Lancia Aurelia è una autovettura prodotta dalla Lancia dal 1950 al 1958, in sostituzione della Lancia Aprilia. Realizzata in versione berlina, coupè, spider, è stata prodotta in oltre diciottomila esemplari. Dal 1943 si avviano i progetti che porteranno alla definizione delle caratteristiche tecniche del modello B10, successivamente battezzato, appunto, Aurelia. La nuova autovettura si caratterizzerà per le sue dimensioni generali, maggiori rispetto a quelle della Aprilia, tali da garantire una più idonea abitabilità. La B10 berlina, dalle linee eleganti, sarà ufficialmente presentata a Torino il 4 maggio 1950, in occasione del Salone dell’Automobile, con la caratteristica mascherina anteriore “a scudetto” e la coda, arrotondata, con un raccordo tra l’abitacolo ed il bagagliaio. La velocità massima della vettura si aggira attorno ai 135 Km/h. Fra il 1952 ed il 1954 vengono presentate la seconda serie del coupé B20, una nuova limousine di rappresentanza allungata a 6-7 posti (tipo B15) e nuove versioni della berlina (B22) pensata anche in funzione delle corse della categoria turismo, ed un’altra (tipo B12), che viene esposta al Salone primaverile di Torino. Nello stesso anno inizia la produzione della spider B24 (pensata per il mercato d’oltreoceano), presentata ufficialmente al Salone di Bruxelles del gennaio 1955. L’Aurelia è il primo modello Lancia ad ottenere grossi successi sportivi anche a livello internazionale. La coupé del nuovo tipo B20 si afferma nella  Mille Miglia e sulla pista di Le Mans. Nel 1954,  l’Aurelia si assicura la vittoria al Rally di Montecarlo con la B20 GT 2.500.

 




Redazione

3 COMMENTI

  1. La Lancia Aurelia del nostro caso è targata BR 6770 Telaio matr. 1005 – Motore matr. 1014.
    Negli anni 50 è stata assicurata con SARA Assicurazioni e risultano bolli pagati finoalla fine degli anni 60
    (addirittura all’epoca ha pagato fino a 73.000 lire l’anno ).
    Esistono i DOCUMENTI ORIGINALI conservati da qualcuno; farebbe in tempo a rimetterli nel vano cruscotto della stessa macchina………………
    Grazie e mi fermo quì

  2. ELIO AZZOLINI ..elio231947@libero.it
    Buongiorno, ho appena ritrovato una lancia aurelia B15..n telaio 1054 n. motore 1066 ,la vettura pur completa e radiata d’ufficio,da un adesivo ACI deve aver circolato fino al 1969.., è da restaurare ..sarebbe possibile avere qualche foto della vostra vettura,soprattutto l’interno posteriore?

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