Cgil e Cgil Flai: “Nessuno tocchi la legge 199”

BRINDISI – Dopo anni di proteste, dopo che la CGIL ha portato avanti una raccolta firme che rimarrà nella storia, dopo il traguardo del 17 marzo 2017 (giorno in cui fu decisa l’abrogazione dei voucher) – giorno in cui Susanna Camusso era a Brindisi e nel corso del suo discorso si diffuse  la notizia secondo la quale,  pur di evitare il referendum richiesto ed ottenuto dagli Italiani, il Governo Gentiloni abrogava i voucher –  ancora una volta si fa un passo indietro nella storia.

Una storia che nel frattempo ha visto nascere la Legge 199/16 sul caporalato, a tutt’oggi ancora parzialmente inattuata nella parte in cui si chiede venga creata la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità con le sezioni territoriali, una specie di filiera del lavoro garantita, che prevede anche  collocamento e trasporto legale per le imprese ed i lavoratori.

E quindi, invece di attuare le azioni positive tese alla completa applicazione della normativa che regala trasparenza e tracciabilità alle imprese aderenti, nonché tranquillità previdenziale ed assistenziale ai lavoratori, si mette in discussione la storia della Legge 199/16.

E  tutto questo viene messo in discussione da chi, evidentemente non conoscendo a fondo la normativa, oppure approfittando della materia così specialistica, fa finta di non conoscerla appieno, e ne chiede una riforma di comodo, andando a snaturare tutti gli sforzi fatti sino a questo momento per rendere trasparente e legale il lavoro in agricoltura.

Ed infatti si chiede di reintrodurre i voucher. Ma i  voucher in agricoltura non sono mai stati abrogati  a favore di pensionati, studenti e disoccupati, per un introito massimo di €.5000 per anno. Gli addetti in agricoltura che svolgono la loro opera in modo costante, hanno bisogno di stabilità anche per non cadere nella trappola del caporalato.

Di contro c’è chi forse vuol proprio destrutturare completamente il lavoro agricolo, facendolo ricadere in quel cono d’ombra in cui tutto è possibile e gli unici non garantiti sono i lavoratori.

Perché, laddove il disegno del nuovo governo andasse in porto, i lavoratori agricoli stagionali, attualmente garantiti anche grazie alla Legge 199, si ritroverebbero a lavorare con i voucher e senza alcuna garanzia contributivo-assistenziale; in buona sostanza si creerebbe una fascia di lavoratori non lavoratori, senza diritti, senza contratti e senza contributi previdenziali.

Si puntualizza ciò poiché attualmente una percentuale dei voucher dedicata va alla gestione separata, ma non è dato sapere quale sia il futuro utilizzo che se ne farà della stessa.

Per questo e tutti gli altri motivi legati alla trasparenza e legalità la FLAI CGIL e la CGIL tutta torneranno nelle piazze,  proprio come abbiamo fatto quando era necessario liberare le vittime di questa schiavitù moderna del caporalato e da tutte le forme di sfruttamento dei Lavoratori.

Il Segretario Generale FLAI CGIL                                    Il Segretario Generale CGIL Brindisi

                Antonio Ligorio                                                                 Antonio Macchia

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