Canestro Piazza del Salento, Alfredo Maria: “Brindisi non è un paese per giovani”

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo la risposta di un ragazzo brindisino alla segnalazione ricevuta dal nostro giornale che chiedeva di eliminare il canestro di Piazza del Salento perchè “rumoroso” per le persone anziane che ci vivono: 

Salve, mi chiamo Alfredo Maria Rospi e sono uno di quei ragazzi “di fuori” che durante il pomeriggio, da circa un mese a questa parte, gioca a pallacanestro in una piazza rotta e con un canestro dalle scarse qualità strutturali.

Vivo nel quartiere commenda da quando sono nato (ho 18 anni) e il balcone della mia dimora mi permette ogni mattina di affacciarmi su una struttura splendida dal punto di vista sportivo: l’oratorio della chiesa San Vito di Brindisi.

Due fantastici campetti, uno in erbetta per il calcetto e uno in cemento per il basket; peccato che per accedere a questa struttura la parrocchia San Vito ha imposto un tasso assicurativo rendendo quindi, una zona pubblica, privata.

Le segnalazioni arrivate alla vostra redazione mi hanno incupito, in quanto ancora una volta la città; la mia città, si dimostra sempre più chiusa nei confronti dei ragazzi; Io e i miei amici non veniamo da famiglie di alto rango e questo non ci permette di adoperare qualsivoglia struttura sportiva privata, avendo dei costi se pur minimi a tasse orarie ben precise.




Cosi, dopo essere passati in ogni angolo del rione Commenda cercando di trovare zone di svago, ci siamo ritrovati a Piazza del Salento dove un vecchio canestro con un tabellone di dubbio materiale (La retina che vedete nella foto, siamo stati noi ad aggiungerla senza chiedere nessun contributo ad altri, la vedete appesa e malandata ma non possiamo ogni giorno sollevare un ragazzo per rimetterla a posto).

Il tabellone con il canestro sgangherato ci è apparso come un faro nell’atmosfera angosciante e silenziosa di una realtà sempre più morta. Abbiamo quindi deciso di organizzarci per riempire le nostre giornate, ritrovandoci nel pomeriggio (di solito intorno alle 16.30) con un pallone a spicchi e tanta voglia di divertirci con due tiri ad un canestro arrugginito, sperando di riportare un briciolo di vita in un luogo al collasso dal punto di vista della frequentazione giovanile.

Vorrei chiedere umilmente scusa agli abitanti disturbati dai nostri schiamazzi durante le nostre partite, però si sa, fare sport senza produrre rumore è come cucinare sui fornelli senza un fuoco acceso. Capiamo la vostra frustrazione quando 20 ragazzi si radunano in una piazza per divertirsi e inevitabilmente producono baccano tra risa, palleggi e corse sotto canestro; piacerebbe anche a noi non disturbarvi.

Se siamo arrivati a utilizzare il canestro già presente a Piazza del Salento è anche perché non ci sono in città spazi ricreativi adibiti ai giovani, costretti a dividersi tra soli 2 parchi (parlo del parco Cesare Braico e del parco del quartiere Bozzano, dove molti ragazzi si radunano durante i pomeriggi, come noi, per divertirsi giocando a pallacanestro) e quel vecchio e fatiscente pezzo di ferro.

Invece di inveire sui giovani, bisognerebbe iniziare a domandarsi se realmente l’amministrazione comunale si curi dei propri cittadini inglobati in una città che oggettivamente va sempre più a logorarsi. Anche noi siamo stanchi di disturbare voi concittadini, anche noi preferiremmo giocare altrove, ma non abbiamo alternative se non cercare di accontentarci di quel poco, anzi pochissimo che si ha, cercando di sorridere e scherzare facendo sport in tutta tranquillità, destreggiandoci con dubbie qualità sportive.

Adesso non so se l’idea di rimuovere il canestro andrà in porto per consolidare l’ennesima vittoria della senilità in una cittadina rimasta inesorabilmente indietro e mai migliorata dai tempi del contrabbando.Non ci interessa. Il nostro era solo un modo per distrarci in modo sano, utilizzando un pallone e un ferro arrugginito, in una situazione che è sempre più cupa ed ormai imperversa nelle nostre strade sempre più teatro di logore  sregolatezze. Chiediamo solo di vivere la nostra età…. niente di più.

Ringrazio per le lamentele inviate alla redazione perché mi aprono gli occhi sulle realtà delle cose. E’ inutile sperare che Brindisi cambi, perché il silenzio dell’illegittimità e dell’illecito ancora una volta viene preferito a chi cerca un minimo di orizzonte e cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno, persino mentendo a se stesso ed alla realtà quotidiana che ci pone difronte ad un bicchiere vuoto e scheggiato al fondo.

Non è la città che non cambia mai perché, in realtà, non vuole cambiare.  Vi faccio i miei migliori auguri, spero che l’appello di queste persone perbene sia preso in considerazione perché in effetti quello a cui bramano è solo di vederci fuggire dalle nostre case in cerca di fortuna altrove. Grazie a chi cerca sempre il lato negativo delle cose pensando solamente ad ergersi a giudici senza pensare che quel canestro è la nostra piccola scialuppa di salvataggio in un mare di falsità. Brindisi non è un paese per giovani.

4 COMMENTI

  1. Salve, sono un cittadino di Brindisi e padre di famiglia.
    Appoggio interamente queste riflessioni e denunce da parte di questi giovani riguardo al degrado della nostra città e specialmente in materia di svago e sport.
    Allora vi dico ragazzi: coalizzatevi e fate in massa una grande petizione richiedendo a quest’amministrazione comunale di svegliarsi finalmente e ascoltare i vostri bisogni!
    Basta con le solite chiacchiere politiche e sterili e facciamo negi spazi pubblici luoghi adatti al ritrovo dei nostri giovani!

  2. Eccezionale risposta. Il perbenismo a brindisi sta rompendo abbastanza.
    Cmq eventualmente dovessero togliere il canestro ricorda che c’è li vicino un’altra bella realtà : l’oratorio salesiano. C’è più di un campo di basket e possibilità di poter fare tante altre amicizie.
    Bravo oooooooo

  3. Giù le mani dal canestro di PIAZZA DEL SALENTO!!!se vi da fastidio cambiare casa….il canestro è li da quando sono nato!!!

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