BRINDISI –  ‘Bella d’estate’, cantava Mango, in uno dei suoi più grandi successi, nel lontano 1995; canzone evidentemente dedicata ad una donna.

Canzone che potrebbe benissimo essere rivolta ad una delle città di porto più suggestive del Paese: Brindisi.

Brindisi, dai mille colori e luccichii affascinanti di notte; dall’incantevole riflesso del sole che affonda i suoi raggi nel mare del porto; dall’odore di ‘umido’ (passi il termine popolar-dialettale) di alcune delle sue viuzze del centro storico (sì, anche questa è la bellezza suggestiva); dalla gente che affolla il nuovissimo Lungomare di via Regina Margherita ed il centro, in cui albergano locali e bar. Sagre, feste, eventi di spessore (capitolo a parte merita il Negramaro Wine Festival di cui – ahimè – siamo rimasti orfani, ndr), regate, mondiali di motonautica e quant’altro.

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Brindisi è questa (e non solo); ma di estate. E l’inverno?

La bellezza della città rimane, non scompare; ma avete presente la scena di quella balla di fieno che vanga sola in campi aridi, abbandonati da Dio e dagli uomini? Ecco, senza essere catastrofici e melodrammatici, purtroppo, Brindisi, da settembre a giugno, è così. Sì, è vero, una cattiva pubblicità per chi non conosce e vive la città, ma perché bendarci gli occhi?

Insomma, come detto, la bellezza rimane ed i posti sono gli stessi, sia in estate, che in inverno. E quindi? Cosa cambia da settembre in poi?

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Cambia l’Amministrazione? No di certo. Cambia la gente? Neppure. Lo scenario cittadino? Neanche.

Probabilmente manca la voglia di emergere, di primeggiare rispetto ad altre realtà del Paese. Vada che le casse comunali stanno vivendo un periodo di magra, ma davvero i paesini del sud Salento sono tanti più ricchi di Brindisi? Possibile che il ‘guizzo’ risieda nelle loro menti e non nelle nostre?

La risposta non può essere sempre ‘non ci sono soldi’. Perché la città non dovrebbe ‘vivere’ anche d’inverno? Perché un brindisino, un turista, o un fuori zona non dovrebbero ammirare la città in tutto il suo splendore anche nelle stagioni fredde, nel bel mezzo di un qualche evento? Eppure le tasse si pagano, eccome!

Possiamo ipotizzare qualsivoglia risposta, ma la verità non è data saperla.

L’Amministrazione, di concerto con altre realtà locali, potrebbe e dovrebbe studiare un modo per non spedire in letargo la città, quasi fosse una punizione: ‘stai là, chè hai già fatto tanto in estate’. No, non dovrebbe essere così l’andazzo dell’economia cittadina.

E’ facile non fare per non essere criticati. Intanto, che si operi, al risultato si arriverà poi e col tempo.

Non fermarti, Brindisi; non ora. Alza la china e torna in auge.

Non solo bella d’estate.

Tommaso Lamarina
Redazione

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