Brindisi Bene Comune replica alla consigliera Lo Martire sulla cancellazione dell’importo di spesa relativo alla voce “indagine epidemiologica”

Alle tardive e inutili preoccupazioni dichiarate dalla consigliera Lo Martire sulla indagine epidemiologica aveva già risposto il grande Enzo Jannacci nel 1989 quando sul palco di Sanremo, sorridendo sornione come solo lui sapeva fare, cantava “Se me lo dicevi prima”.
Prima, ad esempio nel 2013 quando la Lo Martire era intoccabile assessora al bilancio del Sindaco Consales e dimenticò, alla faccia di una petizione sottoscritta da 10.000 firme raccolte in città con la collaborazione di medici, associazioni e cittadini, di inserire lo stanziamento per l’indagine epidemiologica che si riuscì ad ottenere solo grazie ad un emendamento dell’allora nostro consigliere di opposizione Riccardo Rossi.
Prima, quando nonostante l’inserimento in bilancio delle somme necessarie, l’amministrazione della quale lei era assessora di primissima fiducia, era completamente sorda ai diversi appelli che arrivavano dalla città.

Prima, quando nel silenzio del suo scranno di assessora nell’aula consiliare ascoltava gli strali dei suoi consiglieri di maggioranza contro gli studi scientifici che raccontavano i drammi di tanti malati, anche bambini.

Prima, quando evidentemente non si accorgeva di far parte di un’amministrazione sempre pronta con enel con il cappello in mano per le sponsorizzazioni (proprio quel panem et circenses di cui parla lei) e mai per chiedere conto dei danni provocati al territorio ed alla salute dei cittadini.

Prima, quando nel 2014, venne avviata l’indagine epidemiologica, presso il Centro Salute e Ambiente Regionale che aveva ampliato, nel 2013, le azioni di intervento anche a Brindisi a compimento di uno dei migliori studi mai realizzati curato dal Prof. Forastiere che proprio noi di Brindisi Bene Comune abbiamo presentato alla città in un convegno pubblico nel Gennaio 2018.

Oggi di quello studio addirittura sta per partire l’aggiornamento.
Tra pochi mesi conosceremo i dati del nuovo triennio del registro tumori e i risultati del primo registro regionale delle malformazioni congenite.

Consigliera Lo Martire, quelle somme avrebbe dovuto spenderle Lei quando era assessore e persona di fiducia dell’allora sindaco.

Ma all’epoca la salute dei cittadini e il bene del territorio non erano evidentemente priorità per l’ex assessora Lo Martire e la sua amministrazione, come la storia ci racconta.
Oggi che tutto è stato fatto e che nonostante le vostre mancanze la città ha ottenuto gli studi sullo stato della salute, cara consigliera Lo Martire, il suo richiamo alla responsabilità è solo l’ennesima occasione persa per tacere.

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