Brindisi – Agropoli: il massimo risultato col minimo sforzo – di Giancarlo Errico

Il massimo risultato con il minimo sforzo. Questo in sintesi il resoconto della partita contro l’Agropoli che annovero come una tra le più brutte se non la più noiosa che si sia vista al “Fanuzzi”. D’altro canto non c’è nulla da dire su un match che ha portato i cronisti a prendersi lunghe pause di distrazione per quanto poco c’è stato da commentare, se non il gol del sempre coriaceo e combattivo Ancora che pur con un leggero infortunio pre-partita ha voluto giocare, garantendo tre punti preziosi per la corsa salvezza. Se poco c’è da aggiungere sulla partita, tanto si potrebbe dire sulle questioni societarie che hanno stimolato i commenti dei presenti allo stadio. Premessa doverosa e che personalmente non sono pro o contro nessuno e che giudico generalmente le contestazioni dei tifosi un diritto inalienabile, sempre che non ci siano strumentalizzazioni, che è giusto far valere. Il Brindisi è certamente dei brindisini e tutti i tifosi e gli sportivi vorrebbero le migliori fortune per la propria squadra di calcio, ma questo non autorizza nessuno, neanche il più sfegatato tifoso, a decidere che un presidente debba andare fuori dai “co…ni” e al suo posto sceglierne un altro. Questi provvedimenti ritengo che debbano essere di totale spettanza delle parti in causa che, seduti attorno a un tavolo stabiliscono, se ci sono i presupposti, una trattativa. Fare i “Patròn” senza denaro è impossibile, anche se a Brindisi, in passato e anche di recente, ne abbiamo esperienza, ma se qualcuno ha avuto la possibilità e trovato conveniente impossessarsi di una società calcistica, allo stesso modo deve avere la stessa convenienza nel cederla ad altri. Ai tifosi spetta solo vigilare e sperare nella serietà e nell’affidabilità del progetto, oltre ad augurarsi che ci sia una vera decisiva svolta per questa martoriata piazza calcistica.

 

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