Bando per i nuovi alloggi al Paradiso, si allungano i tempi. L’Assessore Borri: “Vogliamo approfondire perché ci sono situazioni poco chiare”

BRINDISI – Si allungano i tempi per la pubblicazione dell’atteso bando per l’assegnazione dei 50 nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica che sorgeranno al quartiere Paradiso. Il bando è atteso dalle 31 famiglie (stima risalente al 2014) che vivono ancora nelle fatiscenti case di Parco Bove, ma è atteso anche da tantissimi altri richiedenti (quasi 600), le cui istanze sono al vaglio del Comune e di Arca Nord Salento. Nel corso della campagna elettorale venne sollevata la problematica legata alla quota del 25% riservata agli abitanti di Parco Bove, in quanto il Piano nazionale per l’edilizia sovvenzionata stabilisce che i nuovi appartamenti debbano essere assegnati prioritariamente agli over 65, alle giovani coppie ed alle famiglie con disabili a carico. Ciò significherebbe che solo 13 nuclei familiari di Parco Bove avrebbero diritto ad occupare i nuovi alloggi, mentre gli altri 18 nuclei sarebbero trattati alla stregua degli altri richiedenti. La situazione, tuttavia, è piuttosto opaca, tanto che l’Assessore Dino Borri ha chiesto di indagare a fondo.

“Di questo bando – spiega Borri – ne abbiamo parlato a lungo in Giunta ma c’è da mettere a punto qualcosa, perché ci sono problematiche riguardanti lo spostamento di alcune persone, i diritti di altre persone apparsi non chiarissimi: credo che ci vorrà un po’ di tempo. E’ necessario acquisire altre informazioni: ci siamo ripromessi di effettuare indagini approfondite su tutta la questione dell’edilizia sovvenzionata perché ci sono aree di poca chiarezza su vari settori, che riguardano gli attuali occupanti, i diritti futuri ed i bandi. Inutile andare avanti con una situazione molto complessa e molto confusa”.

In merito alla necessità di andare incontro alle esigenze degli abitanti di Parco Bove, il prof. Borri ammette le difficoltà a dipanare la matassa: “Non capiamo ancora bene quale sia lo status dei vecchi occupanti delle case di Parco Bove; per questo è difficile programmare”.

Andrea Pezzuto

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