ATTIVA BRINDISI: SCONCERTANTI LE DICHIARAZIONI DEL CONSIGLIERE CESARE MEVOLI

La libertà di opinione è sacra ma altrettanto sacro è il diritto di manifestare un civile dissenso. ATTIVA BRINDISI dissente categoricamente dalle affermazioni del Consigliere Cesare Mevoli nei confronti dei familiari della povera Giulia Cecchettin e, più in generale, dalle incredibili teorie in ordine ad una problematica – quella della violenza sulle donne- di una portata e diffusione oramai angosciante nella nostra società. Nessuno può arrogarsi il diritto di dettare una “disciplina del dolore” per i familiari di vittime di tali tragedie. Ancora più imbarazzante è però leggere fantasiosi collegamenti tra propensione al femminicidio e presunta “femminilità” del maschio, che si evincerebbe da non meglio definiti tratti psicosomatici, teorie degne della più oscura fisiognomica. La assurdità di tali affermazioni non merita ulteriori commenti, se non la citazione di un fumettista italiano che appare quanto mai attuale e quasi pennellata per questa vicenda: “C’è una vergogna positiva, che prima di aprire bocca ti fa chiedere se hai veramente titolo per dire quello che stai per dire. È la grande assente di questo secolo.”

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