Atti vandalici perpetrati nel “Parco della Gioia” del quartiere Tuturano inaugurato da soli pochi mesi

Guadalupi: “Gli atti vandalici a Tuturano un segnale che interessa tutti. Risposta da dare subito” lo afferma in una nota Pietro Guadalupi che prosegue: “Si dice che la civiltà di un paese si misura sulla capacità di investire, sin dalla nascita, sui propri figli.

È un principio che consegna il futuro alle nuove generazioni, alla capacità dei ragazzi di costruire un mondo migliore.

In realtà, quello che accade a Tuturano, se da una parte mette in allarme per il futuro delle giovani generazioni, per il senso comune che lascia imbarazzanti spazi vuoti, dall’altra deve spronare la parte “buona” della società, quella più sensibile al valore della comunità, ad affermare il proprio ruolo.

Mette tristezza sapere degli ultimi atti di vandalismo perpetrati nel Parco della Gioia, dopo quelli che hanno lasciato il segno nel centro di dinamicizzazione giovanile appena qualche mese fa: segni di un degrado sociale che deve suscitare la giusta attenzione nei cittadini come nelle istituzioni, tenendo in considerazione il ruolo delle famiglie e della scuola.

Sono dell’avviso che le iniziative nei luoghi pubblici ne mettano in risalto la bellezza e la funzionalità, prevenendo in molti casi quelle derive che a Tuturano purtroppo si stanno ripetendo con allarmante frequenza.

Il futuro si costruisce insieme, il bene comune è cura e responsabilità di tutti. Sembrano frasi fatte ma una comunità cresce se ognuno si sente responsabile per la propria piccola e grande parte, senza aspettare che qualcuno pensi a tutto e aggiusti i danni.

Le istituzioni devono fare la loro parte, attraverso una presenza più vigile e fornendo gli strumenti della consapevolezza e della crescita.

I luoghi abbandonati sono terreno fertile per la marginalità, l’esclusione e l’inciviltà. Né si può pensare che la soluzione dei problemi possa stare nella repressione perché è arrivato il momento di invertire la rotta: allora, da cittadino di Brindisi, chiedo al Commissario straordinario, dott. Santi Giuffrè, che venga attivato il capitolato che nel progetto di allestimento del Parco prevedeva l’apertura di un chiosco, già esistente, oltre a collegare i sistemi di sorveglianza con la locale Caserma dei Carabinieri.

Basta poco per rigenerare parti vitali che altrimenti sarebbero destinati a diventare focolai di fenomeni criminosi: davanti a certi episodi non riesco a tollerare la passività e ancor meno la rassegnazione, così come l’accettazione dei segni peggiori come se tutto fosse normale, e sono convinto che dalla partecipazione dei cittadini e dalla presenza delle istituzioni possa rinascere quel pizzico di fiducia nel futuro che stiamo perdendo”.

 

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