In premessa. Il dibattito sviluppatosi a seguito della formalizzazioneda parte del Commissario Straordinario del Comune di Francavilla Fontana, dott. Guido Aprea, della volontà, assunti i poteri del consiglio comunale, di procedere all’approvazione del Pug fa registrare una non marginale omissione. Ovverosia, una seria e severa autocritica da parte del ceto politico locale per non aver saputo, o voluto,mettere la parola fine, quantomeno nel corso degli ultimi dieci anni, ad un tema sul quale le speculazioni e le strumentalizzazioni politiche hanno prevalso sull’interesse generale.
D’altro canto, però,non può esserci alcun dubbio sul fatto che la straordinarietà della questione, pur nella consapevolezza della legittimità delle prerogative esercitande dal dott. Aprea, avrebbe dovuto imporre un maggiore coinvolgimento delle forze politiche. Di tutte le forze politiche! Anche perché delle due l’una: o ilCommissario Aprea non intende tener conto dei suggerimenti delle forze politiche rappresentative degli interessi generali della città, ed in tal caso una presentazione del Pug, priva di confronto tecnico, politico e sociale, sarebbe stato più opportuno non tenerlo. Oppure, intende tenerne conto, ma in tal caso a Progetto per l’Italia sfuggono i meccanismi e le procedure attraverso le quali tutto ciò dovrebbe avvenire.
Ma ormai, tanto per richiamare un vecchio adagio,“cosa fatta capo ha”.
Nel concreto. Ferma restando l’osservazione secondo la quale l’assunzione di responsabilità del Commissario Aprea costituisce un vero e proprio manrovescio a tutto il ceto politico francavillese, Progetto per l’Italia presterà molta attenzione sulle questioni di merito. Ovverosia, premesso che del Pug targato Bruno ci piace ben poco, così come ben poco ci piacciono altre ipotetiche scelte urbanistiche collegate, anche qui delle due l’una: o il progetto Aprea stravolge l’idea urbanistica della città fatta propria dall’ultima Amministrazione – un’idea che avrebbe fatto morire l’economia invece di esaltarla – e in tal caso la sosterremo. Oppure ne determinerà – ma riteniamo di no! Sarebbe operazione “delicatissima “- la conferma, magariutilizzando quel lifting, ottimo di sera ma devastante alla luce del sole. Progetto per l’Italia si attende poche cose ma utili per il territorio: rilancio dell’agro; realizzazione secondo piano; chiusura perimetrale delle zone a ridosso della città, che negli anni passati si sono scontrati con il diniego dei permessi di costruire nonostante in molti casi non si trattasse di speculazioni edilizie ma di stato di necessità; un maggior numero di aree utilizzate per lo sport e i servizi; risoluzione problema R4 (ovverosia via Refice). Poche cose, ma – riteniamo!- qualificanti.
Avv. Euprepio Curto
“Progetto per l’Italia”