Antonino getta la maschera: “Non mi candido per amore”

BRINDISI – “26 anni di matrimonio oggi. Un rapporto che ha resistito a mille marosi. Fatto di affetto ma anche di stima reciproca. E come non stimare una donna che è sempre rimasta al mio fianco, nella buona e nella cattiva sorte, secondo la formula di rito. Sempre lontano dai riflettori, sempre fedele ai suoi valori: la famiglia, il lavoro, la casa. Insomma, quella “normalità” che forse abbiamo ritrovato dopo anni durissimi. Mi ha chiesto di farle un regalo: quella di poter continuare a vivere serenamente, senza più le preoccupazioni di qualche anno addietro. Molti non capiranno perché alla fine metterò da parte, come altre volte in passato, le mie aspirazioni di riscatto. Spesso il coraggio di assumere le decisioni meno gratificanti viene scambiato per viltà. Non mi ha chiesto però di rinunciare alle mie idee. E quelle metterò a disposizione di questa città, nella veste più opportuna.
Auguri Amore”

Con questa lettera d’amore indirizzata alla moglie, Giovanni Antonino getta la maschera ed annuncia che, anche nella tornata elettorale della primavera prossima, il suo cognome non risulterà in cima a nessuna lista o coalizione. In realtà, un altro Antonino potrebbe fare capolino, ma questo è un discorso prematuro.

Come di consueto, con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale più di qualcuno ha incominciato a tirarlo per la giacchetta invitandolo a ricandidarsi alla guida della città: un refrain – per la verità – al quale abbiamo assistito ogni qualvolta la cittadinanza si approssimasse a tornare alle urne. Molti ricorderanno la sua idea di candidarsi sotto lo pseudonimo di Spartacus, gladiatore romano “anti-establishment” che, per ironia della sorte, nel corso di un duello mortale uccise proprio Antonino, un tempo suo schiavo personale.

Se le volte scorse la possibilità di una sua candidatura non si concretizzò per alcuni strascichi giudiziari, questa volta la causa del diniego appare incontrovertibilmente un’altra. Seppure il fuoco continui incessantemente a covare sotto la cenere, l’ex Sindaco ha dovuto compiere una scelta di vita: soddisfare la sua sete di rivalsa, magari minando la serenità familiare finalmente ritrovata, oppure restituire con un gesto di generosità alla moglie quanto – seppure involontariamente – le ha sottratto nel corso degli ultimi turbolenti anni.

Alla fine il cuore ha prevalso sulla pancia, ed anche questa volta, pertanto, i brindisini lo vedranno seduto in panchina a fornire indicazioni ai suoi uomini. E la sensazione è che mai come questa volta la nascente creatura l’abbia sentita così “sua”.

Andrea Pezzuto
Redazione

1 COMMENTO

  1. Molte volte non ci rendiamo conto che a soffrire x le nostre scelte sono le persone che amiamo, ottima scelta se si pensa che in questa città regna sovrana l’invidia che nella maggior parte dei casi devasta la vita della gente….
    Ottima scelta giovanni antonino. L’amore della tua vita ti da soddisfazione che nessun riscatto ti darà mai. Un abbraccio

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