Antimo Tateo (Pd): “Sacche di inciviltà resistono ad ogni controllo”

Bozzano

BRINDISI – Riceviamo e pubblichiamo una nota di Antimo Tateo, Responsabile dipartimento “Rapporti con i Quartieri” del Partito Democratico Brindisi.

Da quando il nuovo gestore del servizio di raccolta dei rifiuti ha avuto l’incarico, è indubbio che sia avvenuto un cambio di rotta incredibile e nemmeno lontanamente immaginabile rispetto ad un anno fa.

Il servizio di raccolta, seppur tra mille difficoltà e fisiologici aggiustamenti, è stato potenziato, migliorato e ci ha permesso di entrare nell’elenco dei comuni virtuosi riuscendo addirittura a registrare percentuali di differenziata prossimi al 60%.

In questi giorni sono stati istallati anche diversi contenitori per le deiezioni canine, evitando ogni possibile alibi a tutti coloro che si disinteressavano di ripulire i bisogni dei nostri cari amici a quattro zampe.

Nonostante però tutti gli sforzi fatti dai cittadini virtuosi, dall’amministrazione comunale e dalla ditta, viene alla ribalta un aspetto negativo che non può essere trascurato.

Sacche di inciviltà resistono ad ogni controllo e nonostante l’impegno della ditta che sta attivando una serie di operazioni a contrasto dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti, continuano a riversarli nelle campagne o nei luoghi più nascosti della città.

E’ il caso della pista ciclabile, nel tratto adiacente al quartiere Sant’Angelo che solo un anno fa era stato parzialmente ripulito da un esiguo numero di cittadini che tra l’altro denunciavano l’asportazione degli sbarramenti nei punti di accesso. Sbarramenti mai ripristinati che hanno permesso a delinquenti di continuare a sversare rifiuti di ogni genere. Oggi la pista ciclabile in quel tratto è più sporca che mai, quasi del tutto ostruita e invasa da rifiuti anche pericolosi.

E’ il caso delle contrade periferiche, tra cui Montenegro e Giambattista che nascondono vere e proprie discariche abusive in alcune zone. Via dei mestieri, prospiciente a via Tiziano del quartiere Sant’Elia è ormai una discarica a tutti gli effetti, per non parlare di via Benvenuto Cellini e degli scarti di lavorazioni edili che operai del settore continuano ad abbandonare in tutta tranquillità.

E’ il caso di via Benigno Cellie a San Paolo, la cui pineta è stata per mesi oggetto di abbandono di rifiuti e che nonostante la continua pulizia da parte del gestore del servizio, continua ad essere utilizzata come discarica e non solo! Sospetti sono alcuni cumuli di terra che a prima vista sembrerebbero nascondere i resti di una carcassa in decomposizione, sollevando tra l’altro anche un problema igienico/sanitario non indifferente. Situazione più volte segnalata agli organi competenti ma mai risolta.

E’ il caso di contrada Palmarini, dove è localizzata una ex discarica di diversi ettari bonificata negli anni 90 e ora oggetto di abbandono di rifiuti di ogni genere, da laterizi a spazzatura vera e propria, a scarti di giardino ecc…

E’ il caso delle complanari, risporcate dopo gli innumerevoli interventi di pulizia attuati con regolarità.

Tempo fa, come responsabile del dipartimento “Rapporti con i quartieri” per il Partito Democratico di Brindisi, avevo promesso di realizzare una pianta dei siti interessati da abbandono. Tale mappa si è rivelata essere inutile poiché il gestore del servizio di raccolta dei rifiuti agisce tempestivamente alle segnalazioni che effettuiamo, riuscendo a bonificare tempestivamente le discariche abusive. Ma le situazioni sopra elencate meritano un’attenzione particolare per via delle dimensioni considerevoli, per la frequenza degli episodi di sversamento e perché la loro ubicazione le nasconde sostanzialmente alle autorità e agli interventi di bonifica.

Tra l’altro, i punti di frequente abbandono sono sempre gli stessi, né servirà ripulire per l’ennesima volta se non si provvederà ad attivare un sistema di monitoraggio valido che possa intercettare e punire tutti coloro che si ostinano a vivere nell’illegalità.

Ignavia, pigrizia, cattiva educazione, evasione vanno contrastate con forza e con interventi efficaci nel tempo. Le situazioni sopra citate sono potenzialmente pericolose e si protraggono nel tempo. Da cittadini attivi confidiamo nella risoluzione di queste segnalazioni e nell’istallazione di fototrappole o sistemi che permettano l’individuazione dei responsabili.

Siamo in campagna elettorale ma uno sguardo alle “nostre piccole cose” è quanto mai dovuto.

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