Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, on. Raffaele Fitto
“Michele Emiliano versus Michele Emiliano. Il problema è serio. Se è vero come è vero che ieri dopo la condanna della Corte di Giustizia UE per i ritardi sulla gestione Xylella il presidente invece che chiedere scusa alla Puglia, al Salento, agli agricoltori, ribatte scaricando le colpe su altri. Lo aveva fatto già altre volte: dall’Unione Europea ai Governi nazionali… le colpe erano sempre degli altri. Ma ieri, per la prima volta, la colpa è ricaduta anche sui “sequestri preventivi operati dalla Procura della Repubblica di Lecce che hanno impedito le estirpazioni”, ha messo nero su bianco.
“E va bene che siamo abituati a un Emiliano che dice tutto e il contrario di tutto, ma noi ricordiamo bene quella mattina del 18 dicembre del 2015 quando per gli ulivi ammalati di Xylella ci fu il sequestro preventivo, a seguito dell’inchiesta della Procura di Lecce. Emiliano considerò quel provvedimento della magistratura ‘una liberazione’ e annunciò che la Regione Puglia si sarebbe costituita parte civile.
“Noi queste sue parole, non le abbiamo dimenticate e ora vogliamo che se le ricordi anche lui: ‘Finalmente avremo a disposizione dati tecnici ed investigativi per discutere con l’Unione Europea della strategia finora attuata per contrastare la Xylella, fondata essenzialmente sull’eradicazione di massa di alberi malati e sani. Questa strategia viene messa totalmente in dubbio dalle indagini effettuate da magistrati scrupolosi, prestigiosi e notoriamente stimati per la prudenza che li ha sempre contraddistinti nell’esercizio delle funzioni’.
“Quello era il periodo in cui Emiliano prestava il fianco ai negazionisti e ai complottisti, pochi mesi prima aveva sostenuto pubblicamente che abbattere le piante nel raggio di 100 metri degli ulivi malati (una delle misure previste dal piano Silletti) appariva una decisione spropositata…
“Per questo oggi Emiliano è colpevole. Non cerchi capri espiatori… ma chieda scusa per questo disastro. Ed anche per questo è veramente inaccettabile leggere e sentire da parte di qualcuno giudizi generici e negativi sulle responsabilità della politica. No, non siamo tutti colpevoli”.