Amare Forte Amare: “Commissario, riprendiamo l’iter per definire la destinazione d’uso del Castello Alfonsino”

BRINDISI – Il gruppo “Amare Forte Amare” scrivono al Commissario Giuffrè pere sensibilizzarlo sul Castello Alfonsino, la Fontana Tancredi ed il “Museo diffuso”. Di seguito la nota.

Egregio Sig. Commissario Straordinario del Comune di Brindisi,

le scriventi associazioni fanno parte del gruppo “Amare Forte Amare” costituito da molti anni per ottenere il progetto e i finanziamenti necessari per il restauro del Castello Alfonsino e del Forte e per una programmazione della gestione di questi straordinari monumenti e dell’intera isola di Sant’Andrea.


Le scriventi associazioni hanno avuto un proficuo confronto con il precedente Commissario Straordinario del Comune di Brindisi riguardo a tre argomenti di particolare importanza: finanziamenti dei fondi PON e POR per il restauro del Castello Alfonsino; revoca del permesso a costruire un edificio a ridosso della storica Fontana Tancredi e la creazione di un “Museo diffuso”per rendere fruibili nei beni monumentali comunali importanti collezioni private donate.

Dopo una timida apertura dell’ultima Amministrazione Comunale, abbiamo assistito ad una sorta di corto circuito che ha prodotto l’interruzione di qualsiasi rapporto con le scriventi associazioni culturali, con il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, proprio mentre veniva elaborato il progetto di restauro del Castello Alfonsino da parte della Soprintendenza.

Abbiamo visto l’Amministrazione Provinciale dover subentrare a quella Comunale, utilizzando i poteri sostitutivi delegati dalla Regione Puglia, per annullare il permesso a costruire dell’edificio multipiano a ridosso della Fontana Tancredi.

Del museo diffuso, che avrebbe dovuto creare una rete di valorizzazione dei beni monumentali comunali, si è persa traccia ed addirittura si è avuto il “sacco” di Palazzo Nervegna spogliato perfino dei mobili che arredavano quello che era il palazzo di rappresentanza comunale.

Egregio Sig.Commissario, i problemi che sta affrontando sono enormi, ma le scriventi Associazioni sono convinte che proprio dalla valorizzazione della memoria storica, del patrimonio architettonico e della stessa identità della comunità derivino gli anticorpi e le risorse per costruire il futuro che una Città così bella come Brindisi merita.

Siamo convinti che Ella ne apprezzerà le qualità e vorrà accogliere la nostra piena disponibilità a cooperare, pertanto le chiediamo di riprendere il dialogo con il Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo per il restauro del Castello Alfonsino e dell’intera isola di Sant.Andrea, recuperando il piano di valorizzazione commissionato dalla precedente Amministrazione Comunale a “Mecenate 90” per giungere alla definizione condivisa della destinazione d’uso.

Le chiediamo altresì di riprendere il progetto del “Museo diffuso”, ma innanzitutto, di revocare la deliberazione n.110 del 28 aprile 2017 con la quale la Giunta Comunale ha deciso la costituzione del Comune ad adiuvandum nel ricorso dinanzi al TAR di Lecce promosso dalla società costruttrice contro l’Amm.ne Provinciale, nonostante sarebbero accertate violazioni urbanistiche e l’assenza di un titolo di proprietà del terreno per l’edificio in costruzione in contiguità con la Fontana Tancredi, bene monumentale vincolato, nei confronti del quale il Comune non ha esercitato alcuna tutela.

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