L’altro giorno mi sono concesso una pausa pranzo al mare per rigenerarmi da una mattinata pesante. Prima di stendermi sulla sdraio sono passato al bar a prendere una birra gelata che pregustavo giá nel tragitto verso la spiaggia. Io, la mia birra e l’i-pad per leggere le notizie: un’ora di relax! “L’alcool causa il cancro” mi ė apparsa così questa frase su uno dei tanti articoli che mi arrivano per mail. Ho guardato la mia birra e l’ho posata senza bere chiedendomi dov’è il limite, dove ci si deve fermare per non rischiare di compromettere il benessere fisico?

Evidenze epidemiologiche supportano un’associazione tra alcool e comparsa di numerose neoplasie, i dati sono presenti in letteratura scientifica ed esiste un consenso fra gli oncologi, ma la percezione di questo rischio fra i non addetti ai lavori é meno forte rispetto al risaputo rischio del cancro del polmone legato al fumo di sigarette, anche perchè c’è molta meno informazione di massa dovuta all’ovvio conflitto di interesse con le aziende che producono e vendono alcolici.

Ha affrontato il problema la dottoressa Connor (rivista Addiction 2016, “Alcohol consuption as a cause of cancer”) dell’ università di Otago, Nuova Zelanda. L’articolo conferma che le evidenze epidemiologiche possono supportare l’affermazione che l’alcol causa il cancro dell’orofaringe, laringe, esofago, fegato, colon retto e mammella. Per fortuna vi sono evidenze che il rischio – per cancro di laringe, faringe e fegato – sia reversibile e la sospensione del consumo di alcool può riportare il rischio a livelli accettabili.

Il problema rimane dunque chiedersi quanta quantità di alcool si può bere senza aumentare in maniera esponenziale il rischio di cancro, nel dubbio e in attesa dei prossimi dati però, io un sorso l’ho bevuto prima di tirarmi su e tornare a lavoro. Essere attenti alla propria salute significa che se compri un cartone di birra evita di consumarlo da solo e se apri un buon vino a tavola dividilo con chi è con te, anche perchè bere in compagnia è più divertente.

Prof. Saverio Cinieri
Primario del Reparto di Oncologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi
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