Sport, tradizione e cultura si fondono nel Palio dell’Arca di San Teodoro, evento storico per la città di Brindisi. La gara remiera, giunta alla 26ma edizione, si è svolta nelle acque del porticciolo turistico e sullo sfondo il Castello Alfonsino. Un luogo suggestivo che rievoca la leggenda del recupero dell’urna contenente le reliquie di San Teodoro a cui la stessa manifestazione si ispira: si narra, infatti, che nel 1225 una nave veneziana proveniente dall’Oriente trasportasse le reliquie del santo che i marinai, inseguiti dai turchi, abbandonarono su una zattera, al largo del porto, per salvarla dalle razzie dei pirati. Appresa la notizia, alcuni pescatori si apprestarono a recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare, per poi consegnarla all’arcivescovo Gerardo che la custodì in Cattedrale.
Da qui nasce il Palio dell’Arca che abbiamo seguito a bordo del gommone messo a disposizione dal Marina di Brindisi Club e che ha visto protagonisti due squadre da 4 atleti ciascuna dell’associazione sportiva Vogatori Remuri: Villaggio Pescatori e Sciabiche, sfidatisi in una spettacolare gara a staffetta a bordo degli “schifarieddi”, che riproducono le tipiche imbarcazioni dei pescatori di un tempo, acquistati grazie ai fondi del Progetto Pin della Regione destinati al settore turistico e culturale. A vincere l’edizione 2021 è stato il Villaggio Pescatori. Ma al di là delle classifiche, l’aspetto principale del Palio, divenuto ormai tradizione storico-religiosa dei festeggiamenti dei Santi Patroni, è la volontà di rilanciarlo, a partire dagli elementi originali che l’hanno caratterizzata negli anni, trasformandolo in un vero e proprio brand identificativo della città.
