Al via i saldi estivi: si parte il 7 luglio anche in Puglia. Le aspettative di Michele Piccirillo, responsabile provinciale di FISMO Confesercenti

In arrivo i tanto attesi saldi estivi, vendite promozionali che partiranno con il 30% e il 40% di sconto. Il dato è quello riferito da Confesercenti Nazionale secondo la quale si prevede una spesa di 165 euro a persona, anche se con profonde differenze territoriali. Secondo le previsioni, sempre a livello nazionale, nonostante sia interessato ai saldi l’85% dei consumatori, solo il 34% ha già stabilito di acquistare, il restante 51% deciderà in base alle occasioni che troverà in vetrina. Si parte da un dato di fatto “quest’estate gli sconti di partenza saranno più alti della media- come ha dichiarato il Presidente di Fismo Confesercenti, Roberto Manzoni- c’è da recuperare un avvio di anno che, dopo il leggero miglioramento registrato a fine 2017,è tornato a mostrare risultati negativi per le vendite, sotto i livelli dello scorso anno e del 2016” Ma qual è la situazione nel territorio della provincia di Brindisi? “La situazione nel territorio provinciale segue in linea di massima il trend nazionale-ha dichiarato Michele Piccirillo, presidente provinciale FISMO- noi continuiamo a sostenere che l’inizio dei saldi dovrebbe slittare di almeno 30 giorni. Bisognerebbe partire la prima settimana di agosto dal momento che l’estate inizia il 21 giugno e i saldi, in genere, dovrebbero essere fatti a fine stagione non all’inizio. A parte queste questioni, che riguardano l’organizzazione del settore, ci aspettiamo una risposta positiva da parte dei consumatori anche perché lo sconto applicato in partenza è veramente vantaggioso. Una decisione dettata dalla necessità di smaltire la merce della collezione primavera/estate per recuperare liquidità da investire nell’acquisto delle nuove collezioni. E’ ovvio che una scontistica di questo tipo agevola il consumatore, ma nel lungo periodo questo modus operandi penalizza l’esercente e il sistema commerciale cittadino e provinciale. Auspichiamo, lo affermiamo da tempo, una presa di coscienza da parte del legislatore al fine di salvaguardare il lavoro dei commercianti e dei dipendenti”.

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