AL BANO È DA OGGI “CITTADINO ONORARIO” DELLA CITTÀ DI LATIANO. “PER IL SUO SOSTEGNO ALLE INIZIATIVE DE L’ISOLA CHE NON C’È SU BARTOLO LONGO”

Oggi 12 gennaio 2025 il Comune di Latiano – su proposta della Associazione culturale “L’Isola che non c’è” – ha conferito la Cittadinanza onorario al maestro Al Bano Carrisi – si legge nella motivazione: “per il prezioso, costante, contributo profuso per avere promosso legami tra il Comune di Latiano e personalità illustri e avere dato l’avvio alle procedure per il riconoscimento storico, culturale, religioso e architettonico alla casa natale di Bartolo Longo, per l’impegno e la determinazione nel percorrere tale obiettivo, condiviso da questa amministrazione”.

La visita dell’artista è iniziata con la partecipazione alla Santa Messa nella Chiesa Madre, alla fine della quale su invito del parroco, Al Bano ha rivolto un saluto ai presenti, ricordando la straordinaria figura del Beato e coloro i quali gli hanno fatto conoscere più da vicino il Beato: in particolare il Direttore d’orchestra Alterisio Paoletti, napoletano, suo personale amico che da decenni lo accompagna al pianoforte in tutti i suoi concerti in giro per il mondo, in questo caso devoto di Bartolo Longo e assiduo frequentatore domenicale della Santa Messa a Latiano (dove ha scelto di sposarsi).

Nella sala Flora di Palazzo Imperiali si è svolta poi la cerimonia ufficiale del conferimento della Cittadinanza onoraria all’artista con la consegna da parte del Sindaco della Città, Mino Maiorano di una pergamena quale atto formale della delibera approvata dal consiglio Comunale nella seduta del 2021.

Presenti all’evento i sindaci: di Oria, Cosimo Ferretti; di Francavilla Fontana, Antonello Denuzzo; di San Vito dei Normanni, Silvana Errico. Per l’Associazione Culturale, il presidente, Tiziano Fattizzo, il presidente onorario Franco Giuliano, la vice presidente Lucia Maria Carone (e gran parte dei componenti il Consiglio Direttivo della stessa Associazione).

Tutti hanno ringraziato il cantante di Cellino per il suo impegno nelle iniziative a sostegno della comunità e in particolare per avere sostenuto fin da subito la battaglia della Associazione per salvare la casa natale di Bartolo Longo. Un risultato raggiunto dopo un lungo iter durato anni che evitò la vendita del palazzo ai privati. Una battaglia iniziata nel lontano 2014 con la costituzione di un Comitato cittadino (che elesse alla unanimità come presidente proprio Al Bano).

Il risultato di quella iniziativa della società civile (che coinvolse, il ministro per i Beni Culturali Franceschini, il Governatore Emiliano, il sindaco del tempo di Pompei Pietro Amitrano, l’ex presidente del Consiglio Onofrio Introna, e soprattutto, l’Assessore Regionale al Bilancio della Regione Puglia, Raffaele Piemontese) consentì alla Associazione di far ottenere un contributo di 400 mila euro al Comune di Latiano ed esercitare così il diritto di prelazione e sottrarre così il bene alla vendita a privati. Oggi quell’immobile è patrimonio, non solo dei cittadini di Latiano, ma di tutti i fedeli del Beato Bartolo Longo (fondatore della Basilica di Pompei e autore della Supplica alla Madonna del Rosario, “la preghiera più recitata al mondo”) sparsi nei vari Continenti.

A questo proposito Al Bano ha sollecitato l’impegno da parte della Chiesa e delle istituzioni laiche di istituire la festa di Bartolo Longo ogni anno nella ricorrenza della sua morte avvenuta il 5 di ottobre del 1926 a Scafati.

La giornata si è poi conclusa con lo scoprimento della targa in ceramica (opera dell’artista Cosimo Giuliano) che ricorda l’impegno – appunto della Associazione – affissa sulla facciata della casa natale del Beato in via Santa Margherita.

“Questo immobile – è scritto sulla targa – è stato sottratto alla vendita a privati e restituito alla Comunità, grazie all’impegno della Associazione culturale “L’Isola che non c’è”.

Le foto sono di:

Roberto Camassa.

Giandomenico Prudente.

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