A braccetto per negozi: che sabato bestiale! – di Gabriele D’Amelj Melodia

Non è solo la domenica ad essere “bestiale”,come cantava nei primi anni ’80 Fabio Concato (che domenica bestiale/la domenica con  te…). Anche il sabato può esserlo, eccome, specie in alcuni casi. Uno dei più classici frangenti è rappresentato dallo shopping di coppia, uno sciagurato evento forzato imposto dalle inflessibili compagne. In genere il ferale annuncio si manifesta alla sera del venerdì, durante la cena. “Domattina andiamo al “ triangolo delle Bermude “ ( N.d.r.: Colonne-BrinPark-Auchan,così chiamato perché non se ne esce vivi ) non ne posso più di questi straccetti che ho, MI MANDI IN GIRO CONE NA PROFUGA!”. Ovviamente è inutile replicare, meglio tacere per non innescare femminee ritorsioni che metterebbero a rischio il calcetto del sabato pomeriggio e, soprattutto, obbligherebbero a lunghe, penalizzanti astinenze sessuali … Diciamo subito che accompagnare la propria “Lei” a rinnovare il guardaroba è un supplizio ben maggiore di quello patito per andare a fare la spesa settimanale. Intanto per la carta di credito, che subisce traumi notevoli, e poi anche per il sistema nervoso dei “Lui”, messo a dura prova dalle capricciose, volubili titubanze della Madama. “E’ meglio questo o quello di prima?” “Mi sta bene nero o rosso?Fucsia o giallo?” “Ma non te ne stare lì muto come un cefalo, dimmi se mi ingrassa o no, dimmi come mi sta!” Le domande sono retoriche, sparate a raffica ma in realtà non vogliono risposta: Lei è già indecisa a tutto e continuerà a rovistare e a cambiare negozi per l’intera mattinata (Già sapete che vi aspetta una triste ipercalorico panino McDonald’s … ). E’ stato  scientificamente provato che una donna, di qualsiasi età, è capace di provare abiti per tre-quattro ore di fila e di girarsi avanti e ‘ndrè di fronte allo specchio per circa centotrenta volte di seguito. Mentre la compagna ciarla senza interruzione, il povero maschietto guarda in trance gli abiti cercando di sbirciare il prezzo sul cartellino. Per non tradire fastidio ed emozioni negative adotta poi alcune tattiche anti prova infinita: si tuffa nello smartphone,va alla toilette dove trova file di altri disgraziati in pari fuga temporanea, si imbosca un attimo nello store viciniore fissando le pupille sul  “lato B” di altre femmine in fregola di shopping. Le guarda con l’acquolina alla bocca, illudendosi che siano diverse dalla donna che l’ ha trascinato a far acquisti (pia illusione!). Insomma, accompagnare la propria donna in giro per negozi a fare acquisti, oltre ad essere un sublime martirio, è anche un generoso atto di sacrificio e di affetto. Anzi è la prova d’amore regina, la più profonda e significativa che un umano di sesso maschile possa offrire ad una mammifera bipede che indossa senza-soluzione-di-continuità  trenta jeans , ventuno camicette, quarantadue giubbini (il tutto sempre di due taglie in meno) e, infine, prova minimo diciotto paia di scarpe del numero inferiore a quello portato. “Ah, l’amore, quante cose fa fare l’amore”  cantava la Vanoni…

                                                                                          Gabriele D’Amelj Melodia

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