La settimana scorsa, ho cercato di incuriosirvi con un argomento che riguardava i calciatori e la loro previdenza.

Proseguo oggi, con l’intento di soffermarmi nel mondo degli istruttori di tennis, deiquali ne hanno veramente bisogno –nonostante l’impegno profuso-  i 4 amici che giovedì sera si sono sfidati nel doppio… – come ad esempio il Direttore NEWSPAM Sig.ra Pamela Spinelli

Prima di tutto, per dare una certa continuità alla settimana scorsa, alcuni cenni storici sulla nascita del Fondo Speciale Autonomo istituito presso l’ex Enpals.

Ex centravanti, oggi Avvocato, fu il padre fondatore dell’ AIC – Associazione Italiana Calciatori – che, a muso duro, sfidò vari Governi affinché fosse portato a termine un progetto legislativo riguardante la previdenza dei calciatori.

Soltanto dopo uno sciopero “domenicale” e, tutti noi sappiamo in quale dramma sociale precipita il nostro Paese per una domenica senza calcio, l’allora Governo in carica iniziò ad interessarsi del problema.

Il disegno di Legge approdò come visto nella norma dettata dalla 366 del 14/6/1973.

L’Enpals, molto brevemente, sulla base delle direttive di legge, suddivise in 3 gruppi i lavoratori dello spettacolo indicando per ciascuno di essi i relativi obblighi e diritti previdenziali:




  1. Ci appartengono coloro che prestano, a tempo determinato, l’attività artistica connessa alla produzione di spettacoliquali ad esempio gli attori, cantanti, registi e ballerini;
  2. In questo gruppo sono inseriti i lavoratori, anch’essi assunti a tempo determinato, come ad esempioi costumisti, tecnici e maestranze varie;
  3. Del gruppo fanno parte invece tutti coloro che svolgono attività a tempo indeterminato.

per i calciatori e, successivamente per tutti gli attori del mondo del pallone, fu istituito il Fondo Speciale Autonomo di categoria.

Ma quali sono le prestazioni erogate dall’Enpals? 

Essenzialmente le medesime assicurate dall’INPS – che ha incorporato l’Ente in questione – e cioè la pensione di vecchiaia, di anzianità, di inabilità e di invalidità.

L’ex Enpals tuttavia, ha riservato una prestazione esclusiva, basata su una invalidità specifica, riservata ad una categoria di lavoratori. L’esempio più lampante sono i ballerini ai quali, è riconosciuta la perdita della capacità lavorativa tale da essere definita come stato invalidante.

L’insegnante di tennis

Un buon Maestro, indipendentemente dal tipo di contratto che lo lega al club nel quale presta l’attività, dovrebbe conoscere una norma che lo riguarda molto da vicino. Mi riferisco, in particolar modo all’art. 2048 del Codice Civile che – fra l’altro -stabilisce, in quanto esso è definito precettore, la responsabilità nei confronti degli allieviper tutto il tempo in cui sono sotto la sua vigilanza.

Miei pareri

Per quanto mi risultanessun circolo o club inquadra, come lavoratore dipendente, un proprio maestro di tennis e, di conseguenza non riconoscendo contributi oltre ai vari istituti contrattuali previsti dal settore.

Per gli insegnanti rimane dunque, quale unico modo di essere in regola con il fisco,  aprire una Partita Iva.

Lo Stato riconosce delle agevolazioni difatti, in presenza di reddito forfettari sotto i 7.500,00 euro, non obbliga il percipiente –collaboratore di Associazioni Sportive Dilettantistiche – a presentare dichiarazione reddituale poiché tale soglia di reddito “non costituisce imponibile”.

Personalmente la penso in maniera diversa.

La suddetta area del “non costituisce imponibile” crea lavoro sommerso e quindi evasione.

Migliaia di maestri di tennis e di altre discipline rimangono sotto la soglia delle 7.500,00 euro, ma quanti in realtà, svolgono l’attività in maniera stabile e continuativa?; ed ancora, quanti tra questiimpartiscono lezioni private?, corsi di specializzazione? e quant’altroquantificabile in moneta e regolarmente destinatanel pozzo dell’evasione.

Quindi, in conclusione, noto una radicale differenza tra il mondo calcistico ed i maestri di attività sportive, ancora privi di strumenti legislativi che possano garantire loro una diversa prospettiva futura.

Qualcosa sembra stia bollendo in pentola ma, ad oggi, dopo anni di attività svolta con passione e professionalità si arriva al capolinea senza tutele e riconoscimenti. A meno che non si crei autonomamente un fondo pensione.

P.S.: Io odio il Tennis, per inseguire la palla gialla si fanno troppi movimenti col capo. Esagerato spreco di energie.

Rag. Giancarlo Salerno

Via Giovanni XXIII n. 13/B

Cell. 347/6848604

 

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO