Villette a 300 metri dal mare: da oggi si può. Storica sentenza del Tar di Lecce

MANCAVERSA – Avrebbe voluto edificare la sua casa a pochi passi dal mare nella marina di Mancaversa, accanto alla villetta della sorella. Ma sino ad oggi una donna di Taviano, proprietaria di un lotto avuto in eredità dal padre, non ha mai potuto alzare un solo mattone, perché dal 2015, con l’entrata in vigore del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, sia la Regione Puglia che la Soprintendenza hanno sempre sostenuto che nessuna nuova costruzione potesse essere realizzata nella fascia dei 300 metri dal mare. E sulla base di tale interpretazione, in questi anni, a moltissimi proprietari di lotti ancora inedificati e ricadenti in prossimità della costa è sempre stato impedito di costruire. Questo ha innescato una serie di azioni giudiziarie ed una mobilitazione di professionisti del settore tecnico e di numerosi comuni costieri che oggi ha ottenuto il risultato sperato: una sentenza del Tar di Lecce ha accolto il ricorso del legale della donna, l’avvocato Alberto Grimaldi, riconoscendo la piena possibilità di edificare nella fascia dei 300 metri dal mare, in tutte le zone tipizzate dagli strumenti urbanistici comunali costieri come A e B alla data del 1985. Il Tribunale Amministrativo ha ritenuto prevalenti le normative nazionali rispetto al Piano Paesaggistico Regionale che non possono essere interpretate nel senso di inibire in assoluto ogni nuova realizzazione. Ogni singolo caso, dice il Tar, deve essere valutato per verificare se ciò che si intende realizzare si armonizzi con il paesaggio. Una sentenza storica che rappresenta soprattutto un’occasione importante non solo per i proprietari dei terreni, ma anche per la ripresa del settore edile.

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