VIDEO – Taranto: 21mila nuovi casi di cancro in sei anni. La storia del 15enne Giorgio Di Ponzio, morto per un sarcoma raro

Taranto peggio della terra dei fuochi. Una strage annunciata per la città ionica che, in oltre sei anni, ha visto registrare 21.000 nuovi casi di cancro. Lo dice il rapporto elaborato dal Registro tumori dell’Asl locale che evidenzia anche come siano i soggetti di sesso maschile quelli prevalentemente colpiti.
I tumori più frequenti negli uomini sono quelli di trachea-bronchi-polmone (16,5%), seguito dalla prostata (16,1%), dalla vescica (13,4%) e dal colon-retto (11,6%). Nelle donne, invece, è quello alla mammella il più diffuso (29,5%); segue il colon-retto (12%) e la tiroide (8,1%). Malattie che, è evidente, sono direttamente correlate alla condizione ambientale e lavorativa della popolazione tarantina e che, neanche a dirlo, hanno picchi di concentrazione ai quartieri Tamburi e Paolo VI, più vicini al polo industriale, ed a Statte.
Proprio qualche giorno fa, Taranto ha pianto l’ennesima vittima del cancro: Gabriele Riondino, proprietario di una pizzeria poco distante dall’ex Ilva, è morto a 33 anni di tumore ai polmoni. Non beveva, non fumava, conduceva una vita sana. Ma questo non gli è stato sufficiente.
Ma il dato più inquietante riguarda i bambini, per i quali lo stato dell’inquinamento nel capoluogo ionico è devastante. Secondo l’Istituto superiore della sanità, qui c’è un incremento del 21% di mortalità infantile rispetto alla media regionale, con un +54% di tumori in bambini da 0 a 14 anni, un + 20% di eccesso di mortalità nel primo anno di vita ed il 45% in più di malattie iniziate già durante la gestazione.
Tra le tante, troppe vittime c’è anche Giorgio Di Ponzio: 15 anni, appassionato di moto, pesca, pallanuoto e tifoso della Juventus, gli era stata diagnosticata una fistola, salvo poi scoprire che era affetto da un sarcoma raro. Dopo tre anni di calvario, sballottato da Taranto a Bari ed, infine, a Milano, non ce l’ha fatta: è morto lo scorso 25 gennaio.
Sono stata a trovare i suoi genitori: Angelo Di Ponzio e Carla Luccarelli.

Pamela Spinelli

(Da “Il Graffio” – Telenorba)

1 COMMENTO

  1. Il problema dell’ilva è ormai gravissimo e urgentissimo quindi bisogna provvedere ma nn c’è uno spiraglio che possa farci sperare ad una bonifica dell’ambiente, intanto la gente viene falciata dal cancro.i politici che tanto promettono bla bla bla dove sono? Attaccati alle poltrone

LASCIA UN COMMENTO