MESAGNE – La fede. E’ un qualcosa che prescinde da tutto il resto. E’ così trascendentale, forse, che non la si può spiegare. Ma, a volte, viene meno.
Viene meno non tanto per una nostra debolezza, ma perché, dinanzi a certe tragedie, si smette, forse per un attimo, di averla. E’ quanto è successo a Don Luigi Maria Epicoco, giovane parroco di Mesagne, sopravvissuto letteralmente al terremoto del 6 aprile del 2009 abbattutosi su L’Aquila.
Proprio Don Luigi, nella trasmissione ‘Nemo’ di Rai 2, ha provato a spiegare come fare a credere ancora in Dio, dopo quella tragedia. Perché Dio, se ci ama, ci fa questo?
Beh, il prete mesagnese ha dato una sua versione, confermando di avere trovato realmente Dio solo dopo ciò che è stato costretto a subire quella notte del 6 aprile 2009. Quel Dio forse così ‘reale’, lontano dall’immagine che egli stesso si era creato da sempre dell’Onnipotente.
