VIDEO – Bando rigenerazione urbana: prorogati i termini. Assessore regionale Curcuruto: “Un crimine restaurare il castello senza individuare un soggetto gestore”

BRINDISI – Si è svolto questo pomeriggio il seminario organizzato dall’Ordine degli architetti della provincia di Brindisi che aveva come tema centrale la rigenerazione urbana, per la quale la Regione Puglia ha stanziato 109 mln di euro. I termini per la costituzione delle Autorità urbane e per la presentazione dei progetti, come anticipato dall’Assessore regionale alla Pianificazione Territoriale Annamaria Curcuruto, saranno prorogati di almeno altri 30 giorni oltre la scadenza originaria.

L’incontro ha visto la partecipazione dell’ing. Casanova (dirigente della Regione Puglia), dell’avv. Durano, dell’arch. Fuzio (Istituto Nazionale Architettura – Puglia) e del Presidente dell’Ordine degli architetti Marinazzo.

Il Comune di Brindisi, a proposito del bando regionale sulla rigenerazione urbana, aveva preparato con la precedente gestione amministrativa un piano di recupero per il quartiere Paradiso, ma non è detto che il Commissario Giuffrè confermi l’indirizzo precedente.

L’orientamento del Comune è quello di partecipare al bando da solo, senza consorziarsi con altri comuni, ed in questo caso l’importo massimo a disposizione sarebbe di 5 mln di euro.

Molto interessante è risultato l’intervento dell’Assessore Curcuruto, che ha sollevato un problema sul quale aveva posto grande attenzione anche la nostra redazione, ovvero quello del restauro del Castello Alfonsino senza che parallelamente sia stato individuato un soggetto gestore ed un piano di fattibilità economico-gestionale a supporto. L’Assessore ha portato come esempio negativo di cattiva rigenerazione urbana proprio il caso del maniero brindisino, il quale sarà interessato da lavori di messa in sicurezza (con spesa pari a 5 mln di euro) che, senza le pre-condizioni appena richiamate, rischiano di risultare fine a se stessi. Un vero peccato non aver potuto ascoltare al riguardo l’arch. Piccarreta, a capo della Soprintendenza per le tre province salentine, la quale è stata trattenuta a Roma da un impegno.

Allargando il campo si è poi parlato dei vari “Assi” portanti del bando, che vanno a toccare, tra i tanti ambiti, quello dell’illuminazione pubblica, del miglioramento dello stato delle periferie, dell sviluppo culturale da attuare mediante il recupero dei contenitori dei centri storici ma anche attraverso forme espressive come la street art (il tutto avendo come fine primario la socializzazione), dell’attenzione per le coste. E’ stato inoltre ricordato che il bando non prevede la messa in opera di nuove strutture, perché fondamentale è il concetto di consumo zero del suolo, già fin troppo sfruttato nei decenni scorsi.

Occasione dunque da non sprecare per la nostra città, che ha bisogno di chance come quelle offerte da questo bando per provare a recuperare zone della città finite nell’abbandono (se non nell’oblio), ma soprattutto per azionare quel virtuoso effetto domino che costituisce la mission del bando e che può portare la cittadinanza ad elevare la propria qualità della vita.

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Andrea Pezzuto
Redazione

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