VIDEO – Arrestati gli autori della spedizione punitiva di venerdì sera a Fasano: tutte le fasi dell’operazioni nel racconto del Capitano Boaglio

FASANO – Identificati  gli autori degli spari e dell’incendio di auto commessi a Fasano il 2 agosto scorso: quattro le persone fermate. Sono accusate di tentato omicidio in concorso, danneggiamento seguito da incendio, rissa, violazione di domicilio, rapina aggravata, lesioni aggravate  e danneggiamento in concorso. Tre dei quattro  indagati, sono stati anche tratti in arresto per porto abusivo di arma clandestina in concorso e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Un momento della conferenza stampa odierna

Nel pomeriggio di ieri, in località “Signora Pulita”, i Carabinieri della locale Compagnia, attivamente supportati durante la fase esecutiva da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi, delle Aliquote di Primo Impiego antiterrorismo della Compagnia di Brindisi, nonché dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia di Jacotenente (FG) e da un velivolo del Nucleo Elicotteri di Bari, hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Brindisi, dottor Giovanni MARINO, 4 pregiudicati del luogo, ritenuti responsabili – a vario titolo e in concorso fra loro – dal tentato omicidio, al porto abusivo di armi clandestine, esplosioni pericolose, danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento aggravato, rapina aggravata dalla violazione di domicilio, rissa e lesioni aggravate.

Si tratta di ANGELINI Francesco 40enne, GIROLAMO Francesco 31enne e ABIUSO Bartolomeo 29enne tutti di Fasano. I tre, già colpiti  da pregresse vicende di natura giudiziaria, si erano resi irreperibili nell’immediatezza del “raid” del 2 agosto, dandosi alla fuga alla vista degli operanti. Gli arrestati sono stati sorpresi all’interno di un isolato casolare di campagna, mentre il quarto, libero vigilato, è stato rintracciato presso il proprio domicilio. Erano in possesso di una pistola (marca illeggibile, probabilmente di provenienza  dell’est Europa) calibro 7.65, con matricola abrasa e 5 colpi in serbatoio. L’arma era perfettamente funzionante e promanava un  forte odore di cordite. Era stata occultata sotto una pietraia nei pressi del casolare di campagna dove i tre si erano nascosti, presumibilmente sin dalla notte del 2 sul  3 agosto scorso. Nel corso della perquisizione all’interno  del casolare sono  stati rinvenuti 40 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in tre buste, all’interno di un mobile della cucina.

   

Gli arrestati sono stati anche raggiunti dal decreto di fermo d’indiziato di delitto, emesso dal Pubblico Ministero dottor Giovanni MARINO, della Procura della Repubblica di Brindisi, che ha  concordato con le risultanze investigative prodotte dai Carabinieri della Compagnia di Fasano. Il provvedimento, è stato emesso per reati di tentato omicidio in concorso, danneggiamento seguito da incendio, rissa, violazione di domicilio, rapina aggravata, lesioni aggravate, danneggiamento in concorso e porto abusivo di arma comune da sparo e proiettili.

I tre arrestati sono ritenuti responsabili  del  fatto criminoso, commesso in concorso con un quarto fasanese, il 43enne MARGARITONDO Onofrio già sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata. L’uomo è stato rintracciato presso il proprio domicilio, simultaneamente  all’irruzione e alla cattura dei tre correi avvenuta nell’isolato casolare di campagna dove si erano rifugiati.

Le attività investigative sono tuttora in corso, al fine di escludere il coinvolgimento di ulteriori correi nell’attentato, nonché individuare eventuali soggetti che avrebbero favorito gli arrestati nel sottrarsi alle ricerche.

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