VIDEO – Altro sequestro nel porto di Brindisi: la Finanza blocca carico con oltre settemila scarpe contraffatte

Continua senza sosta l’attività di contrasto alla contraffazione di marchi di note griffe di moda nel porto di Brindisi.

Nell’ambito dei potenziati servizi di vigilanza operati nell’area doganale del Varco Costa Morena e degli altri punti di approdo delle navi, finalizzati alla tutela delle regole del mercato e della sicurezza dei consumatori, i finanzieri della locale Compagnia della Guardia di Finanza, unitamente ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, nei giorni scorsi hanno intercettato un altro considerevole carico di merce contraffatta a bordo di un autoarticolato sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia.

Questa volta l’attività di controllo, oltre al sequestro di un carico di 7.104 scarpe sportive contraffatte, riconducibile al marchio stilizzato “Adidas”, ha permesso di individuare la tecnica finalizzata a nascondere il logo della citata multinazionale.

Infatti, i prodotti della nota società sono tutti identificati dalle caratteristiche tre strisce parallele e disposte in modo obliquo; tale identificazione compare anche nel logo ufficiale dell’azienda.

Particolarmente ingegnoso il sistema di frode scoperto dai finanzieri e dai funzionari doganali.

E’ stato riscontrato, infatti, che alle calzature sequestrate sono state apposte, in maniera appiccicata, delle striscette di congiunzione a coprire le tre del noto brand, così da apparire regolari al momento del controllo e del tutto simili al celebre modello Adidas di sneakers “Superstar”, per poi asportarle successivamente al momento della distribuzione sul mercato.

Il tutto, come confermato dai periti della società che tutela il marchio per conto dell’Adidas.

La merce sarebbe stata presumibilmente poi ceduta come prodotto Adidas a soggetti che, alimentando il mercato del falso e l’abusivismo commerciale, avrebbero apposto artigianalmente i loghi del marchio della nota azienda multinazionale, con sede in Germania, dedicata alla produzione e commercializzazione di calzature e abbigliamento sportivo.

In tale contesto, qualora i capi di abbigliamento fossero stati immessi sul mercato, avrebbero potuto indurre in errore l’acquirente sulla genuinità dell’origine del prodotto.

Altro elemento indiziante, per i finanzieri e i funzionari doganali, è stata la circostanza che le scatole contenenti le scarpe contraffatte viaggiavano sul tir unitamente ad un carico c.d. di copertura costituito da ulteriori 15.576 sneakers di un’altra marca, risultate regolari rispetto alla normativa di riferimento.

Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare l’esistenza e l’effettiva operatività delle imprese che figurano nella documentazione di scorta esibita, rispettivamente  una società greca di un cittadino di nazionalità cinese (come importatore) e una società spagnola (destinataria della merce contraffatta).

Al termine delle operazioni di polizia economico finanziaria, i finanzieri ed i funzionari doganali hanno proceduto al sequestro penale della merce, mentre i responsabili, da identificarsi rispettivamente nel conducente del mezzo (un cittadino di nazionalità bulgara ma residente in Grecia, di anni 56), nel titolare dell’impresa mittente (un cittadino di nazionalità cinese ma residente in Grecia) ed infine nel titolare della ditta di import-export spagnola destinataria della merce, sono stati segnalati alla locale Autorità Giudiziaria per concorso nei reati di contraffazione, introduzione e commercio di prodotti con segni falsi.  

Le operazioni condotte con carattere di sistematicità nel settore del contrasto al commercio di prodotti non genuini, manifestano il costante interesse degli organi preposti al controllo alla tutela del libero mercato e del lavoro delle imprese che rispettano le regole.

 

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