BRINDISI – Esprimere attraverso l’arte e slogan un concetto per loro importante. Parliamo degli adolescenti e del loro mondo. Collaterale alla ‘Giornata Internazionale dell’Adolescenza’, sbarca a Brindisi il primo ‘Adolescenday’, un ricco progetto ideato dalla dottoressa Gabriella Gravili e che ha preso il via questo pomeriggio sul lungomare Regina Margherita; vede un ciclo di azioni mirate, che si concluderanno il 31 ottobre prossimo.
Ci ha pensato il soleggiato e ventoso lungomare di Brindisi a fare da cornice alle emozioni ‘urlate’ dai ragazzi della città. Alle 18:00, infatti, in loco ha avuto vita un flash mob; gli adolescenti, con la loro creatività, hanno creato dei ‘quadri pulsanti’, manifestando il proprio sentire ed interagendo anche con i passanti.
A condurre la serata, la giornalista Maria di Filippo, la quale ha ben interagito con i tanti studenti di diverse scolaresche locali. Sono intervenuti anche il Questore di Brindisi, Maurizio Masciopinto, il Vice-Segretario della Provincia, Fernanda Prete, l’Autorità nazionale Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, F. Albano, e tutti tanti dirigenti degli istituti scolastici.
“In questa giornata – ha detto l’ideatrice del progetto, Gabriella Gravili – gli adolescenti festeggiano se stessi. Quadri, disegni in movimento e slogan esprimeranno ciò che per loro è importante. Con variegate attività ed eventi collaterali, il festival andrà avanti per i prossimi mesi (fino al 31 di ottobre, ndr). Racconteranno la loro esperienza anche i ragazzi che sono riusciti ad emergere da situazioni di bullismo (la cosiddetta ‘mafia dei piccoli’, ndr)”.
Inoltre, sarà possibile usufruire delle consulenze, totalmente anonime, della stessa Gravili ed addetti del settore.
Si cerca, dunque, di dare supporto a questi ragazzi, che sono in un’età complicata, in cui, spesso e purtroppo, vengono minati i valori della vita: “Siamo noi a dover insegnare a questi ragazzi i valori positivi – ha illustrato Masciopinto – il più grande insegnamento è l’esempio. Nel mio campo, dobbiamo dare sicurezza nella loro vita quotidiana. Dobbiamo trasmettere serenità”.
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