VIDEO – “Accostare la Brindisi-Corfù alla via Francigena è la ciliegina sulla torta”

BRINDISI – La regata Brindisi-Corfù, storica manifestazione nel capoluogo adriatico, non è solo un momento conviviale e/o di sport, ma è anche una importante occasione per fare cultura e di uno spunto riflessivo storico, con la via Francigena del Mare.

Questa mattina, in occasione della XXXII Regata velica Internazionale Brindisi–Corfù (che verrà presentata domani, alle ore 19:00, sul lungomare di viale Regina Margherita), la Società di Storia Patria per la Puglia, in collaborazione con l’associazione Brindisi e le antiche strade, il Circolo della Vela, BBTB – Associazione B&B Terra di Brindisi e il Comune di Brindisi, ha organizzato un incontro di studi per la presentazione della Via Francigena del Mare, rotta storica sulla quale si attesta la Regata.

Atti e testimonianze evidenziano come nell’età normanno-sveva l’imbarco dei pellegrini da Brindisi alla volta di Gerusalemme, ad faciendum passagium transmarinum, proseguisse facendo generalmente tappa a Corfù, Cerigo, Creta, Rodi, Cipro, per poi approdare a San Giovanni d’Acri. Si tratta dell’itinerario seguito da Federico II salpato da Brindisi il 28 giugno 1228 per la sua expeditio seu transfretatio in Terram Sanctam. Il I maggio 1229 l’imperatore s’imbarcò ad Acri per fare rotta verso Brindisi ove giunse il 10 giugno dello stesso anno. Per il viaggio di ritorno sono noti soltanto due scali intermedi, Tiro e Limassol, ma sembra molto probabile che il tragitto abbia ricalcato quello di andata, che a sua volta aveva seguito il classico itinerario per mare da Occidente verso Levante. Ogni popolo del Mediterraneo è unito dal mare più di quanto non lo sia dalle vie di terra; Platone fa affermare a Socrate nel Fedone: “ritengo che la terra sia grandissima e che noi, dal Fasi alle colonne d’Ercole, non ne abitiamo che una ben piccola parte, solo quella in prossimità del mare, come formiche o rane intorno a uno stagno”.

La Regata Internazionale Brindisi Corfù ripercorre a vela, oggi come allora, un tratto di quella rotta con l’obiettivo di unire e diventare un punto d’incontro tra i popoli grazie a quello spirito sportivo e agonistico da sempre linguaggio universale capace di creare le più salde e costruttive sinergie tra gli uomini. Sulla stregua di questo ideale, nelle edizioni comprese tra il 2000 ed il 2002, la regata fu rinominata “Regata per i Diritti Umani“, sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Il Convegno, che ha visto anche il patrocinio del consolato di Grecia a Brindisi (la dottoressa Antonella Mastropaolo, console onorario nell’intervista video, ndr), è stato presenziato da storici e studiosi che hanno presentato le evidenze e le testimonianze storiche legate alla Via Francigena del Mare, con l’obiettivo di raccogliere materiale storico-scientifico di supporto alla candidatura della rottaall’Associazione Europea delle vie Francigene e al Consiglio d’Europa per il suo riconoscimento ufficiale.

Nella circostanza, inoltre, è stata evanzata la candidatura del Sistema difensivo territoriale brindisino quale sito da inserire nella World Heritage List, della Convenzione sul patrimonio mondiale.

Redazione

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