Via libera del Consiglio superiore dei lavoratori pubblici al piano regolatore portuale. Patroni Griffi: “Il nuovo Prp farà di Brindisi la capitale del diporto”

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Martedì 20 giugno il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLP) ha dato parere favorevole al Piano Regolatore Portuale (PRP) del porto di Brindisi. Un ulteriore e fondamentale passo in avanti verso l’approvazione definitiva dello strumento pianificatorio necessario per ridefinire l’assetto generale dello scalo brindisino, comprese le opere di grande infrastrutturazione, redatto dall’Ufficio di Piano, composto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) in collaborazione con la squadra di professionisti e tecnici Sogesid, SpA, società per azioni a capitale sociale interamente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’iter procedurale si concluderà all’esito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), avviata presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che consentirà di portare il PRP in approvazione in seno al Comitato di Gestione dell’AdSPMAM, auspicabilmente dopo la pausa estiva.

Il parere positivo del massimo organo di consulenza tecnica, giuridico-amministrativa nell’amministrazione pubblica è stato il frutto di una condivisione di intenti sinergica con la Regione Puglia e il Comune di Brindisi che, ieri, hanno partecipato, alla riunione.

Il porto del futuro inizia a muovere i suoi primi, fondamentali passi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. L’approvazione del PRP rappresenta una notizia eccezionale per la città di Brindisi e per tutto il territorio e testimonia non solo il notevole e qualificato lavoro svolto dall’Ufficio di Piano, ma anche una ritrovata sinergia interistituzionale che ha visto lavorare per un unico obiettivo, lo sviluppo del porto di Brindisi per i prossimi 50 anni, Regione Puglia e Comune di Brindisi. Il nuovo porto sarà polifunzionale, pienamente accessibile, green e smart. Un hub moderno capace di consolidare i traffici esistenti e di attrarne di nuovi e di garantire spazi per insediamenti produttivi legati principalmente – ma non solo –  alla transizione energetica. Grande attenzione la riserviamo al porto interno che oltre a incrementare il proprio appeal per crociere, maxi yacht e nautica da diporto diventerà il cuore pulsante della vita cittadina. Il lungomare –  conclude il Presidente- si trasformerà in  un parterre appetibile per attività commerciali e ludico-ricreative e farà di Brindisi la capitale del diporto”.

 

“Esprimo grande soddisfazione – dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – per il compimento di un importante passo nella prospettiva del completamento dell’iter di approvazione del Piano Regolatore Portuale di Brindisi, il primo della nuova generazione dei piani regolatori portuali, efficacemente e tempestivamente predisposto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Per tale ragione un grande ringraziamento deve essere rivolto al Prof. Ugo Patroni Griffi e ai suoi collaboratori per l’ottimo lavoro svolto.

L’approvazione definitiva, che ci auguriamo tempestiva, consentirà di offrire a tutti gli operatori economici interessati la possibilità di attivarsi per iniziative imprenditoriali di diverse tipologie che permettano di cogliere le opportunità offerte al sistema portuale pugliese dalla nuova fase storica.

Si tratta  – continua Emiliano – di un importante provvedimento che costituisce un passo fondamentale della strategia complessiva della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema portuale sia sotto il profilo crocieristico e dei traghetti, che sotto quello della logistica e del trasporto delle merci.

La Puglia può e deve svolgere in questo ambito un ruolo strategico nell’Adriatico e nell’intero Mediterraneo, cogliendo le opportunità che si possono manifestare in questa nuova fase storica di relazione con i Balcani, con il Nord Africa e, in senso più generale, come porta dell’Europa per i traffici provenienti dal lontano Oriente.”

 

Il nuovo documento programmatico terrà conto anche delle ultime novità introdotte  dalla recente legge 9 novembre 2021, nr.156, che stabilisce, tra l’altro, misure di semplificazione in materia di dragaggi e di riutilizzo dei materiali di escavo dai fondali marini, al fine di promuovere investimenti in favore di progetti di economia circolare, di favorire l’innovazione tecnologica, nel rispetto, al contempo, della sicurezza del trasporto marittimo. Il documento strategico attualmente in  uso,  nel porto di Brindisi, era stato approvato nel 1975, era stato oggetto di una significativa variante nel 2006 e di un importante  adeguamento tecnico funzionale nel 2020.

 

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