Tullio Marino e i progetti futuri del basket a Brindisi – L’INTERVISTA DI DARIO RECCHIA

La Federazione Italiana Pallacanestro ha ufficialmente dichiarato chiuso il campionato per la stagione 2019/20 con la conseguenza che non ci saranno retrocessioni e tanto meno ci sarà l’assegnazione dello scudetto. Una decisione che era nell’aria e che ha subito un’accelerata dal momento che anche la Lega Basket ha preso atto dell’impossibilità di portare a termine il campionato. Questa decisione pone fine all’attuale campionato ma ci potranno essere nel breve ma anche nel prossimo futuro delle ripercussioni su tutte le società professionistiche e non. Abbiamo provato a fare una piccola analisi con il General Manager dell’Happy Casa Brindisi Tullio Marino.

La FIP ha decretato la fine di questa stagione, qual è il suo pensiero in proposito?

“L’atteggiamento di FIP e Lega Basket è stato giusto e corretto nei tempi e nei modi. Come società abbiamo tentato tutte le soluzioni possibili per una ripresa del campionato ma al venir meno delle minime condizioni di sicurezza e salute abbiamo preso atto che era impossibile andare avanti”.

Con questa decisione si è di fatto annullato il campionato non assegnando lo scudetto e non potendo decretare nessuna retrocessione.

“Credo che il punto non sia solo la mancata assegnazione dello scudetto o della eventuale retrocessione. Vi sono anche altri aspetti importanti come il dover assegnare i posti nelle varie coppe europee per la prossima stagione. Inoltre il Consiglio Federale ha dato indicazioni per un ritorno ad un campionato a 16 squadre e, in ogni caso, con un numero pari di partecipanti. Sono sicuro che alla fine si troveranno le giuste e corrette soluzioni a tutti questi problemi”.

Si profila a causa di questa pandemia un danno economico importante per tutte le società professionistiche. Che risposte vi aspettate dal governo centrale ma anche dal mondo del basket?

“In questa momento stiamo vivendo una situazione che si sta evolvendo molto rapidamente e credo che nei prossimi 30 giorni ci potrebbe essere anche un quadro economico diverso. Di sicuro posso affermare che ci saranno delle contrazioni sui ricavi derivanti dai contratti con gli sponsor, gli abbonamenti, il settore del merchandising eccetera. Dovremo fare di necessità virtù con una riduzione dei costi in tutti gli ambiti e la speranza è che la FIP ed il Governo ci diano una mano con una riforma dove si possano riscrivere alcune regole e far trasformare questo difficile momento in una opportunità”.

Crede che l’attuale situazione potrebbe allungare o addirittura inficiare la costruzione del nuovo palasport?

“Assolutamente no, sono due cose distinte e separate. Riteniamo invece fondamentale per poter programmare un futuro diverso per la pallacanestro nella nostra città la costruzione di un arena più grande e funzionale. Una struttura che, come abbiamo dichiarato tante volte, possa aiutarci a sviluppare i nostri progetti futuri”.

Il tifo organizzato della CURVA SUD ha realizzato una raccolti fondi ed acquistato generi di prima necessità per i meno abbienti della nostra città. Un’altra pregevole iniziativa dei vostri tifosi.

“I nostri tifosi sono sempre straordinari in tutte le loro manifestazioni. Anche noi, a breve, realizzeremo una iniziativa per venire incontro alle esigenze di chi in questo momento sta soffrendo”.

Come si vive lontani dai campi di basket ?

“In questo momento nel quale dobbiamo rimanere in casa provo a dedicare un po’ più di tempo alla mia famiglia non rinunciando però al mio lavoro con il classico smart working. Abbiamo fatto tante riunioni di lega in videoconferenza e lavoriamo ancora di più con il telefono. Con mio padre, il coach Frank Vitucci e i direttore sportivo Simone Giofrè siamo in contatto tutti i giorni per capire come programmare al meglio la prossima stagione. Come ho già detto anche ai nostri sponsor ed a tutti gli amici del basket siamo uomini di sport e sapremo rialzarci anche questa volta. Lo faremo tutti insieme lavorando ancora di più e facendo leva sulla infinita passione per il basket che c’è a Brindisi”.

Dario Recchia

 

 

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO