Trasportava illecitamente rifiuti: ‘padroncino’ fermato e denunciato

Ancora un episodio di abusivismo nella gestione dei rifiuti, con il fenomeno dei “padroncini”, cioè di proprietari di camion e automezzi cassonati che trasportano ogni genere di rifiuti senza essere qualificati professionalmente, e pertanto non iscritti alla Sezione Regionale dell’ Albo dei Gestori Ambientali.

La conseguenza di tale attività illecita è la completa elusione del tracciamento del ciclo dei rifiuti, che nella maggior parte dei casi, anziché prendere la strada finale dello smaltimento autorizzato o del recupero, finiscono abbandonati nelle campagne, e sovente, quanto si raggiungono accumuli voluminosi, dati alle fiamme.

Questa volta, nel corso di un controllo stradale congiunto dell’ Arma, con la partecipazione dei Militari della Stazione Forestale e di quella Territoriale di Ostuni, è stato intercettato nei pressi della “Città Bianca” un autocarro il cui cassone era carico di rifiuti ferrosi di vario genere e provenienza.

All’ atto degli accertamenti di rito, è risultato che l’ automezzo non era iscritto all’ Albo dei Gestori Ambientali, e quindi non autorizzato al trasporto. Pertanto i Carabinieri Forestali hanno proceduto immediatamente a sottoporre il camion a sequestro preventivo penale, ad evitare che potesse continuare l’ attività illecita.

Il proprietario e conducente, L.M. di anni 57, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per il reato di gestione di rifiuti non autorizzata (art. 256, comma 1, lett. a) e b) del Decreto legislativo n. 152 del 2006, noto come “Testo Unico Ambientale”).

 

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