Tensioni e polemiche in Consiglio comunale dopo l’approvazione del bilancio di previsione

Tensioni e polemiche nel corso dell’odierno Consiglio Comunale di Brindisi, nel corso del quale il bilancio di previsione per il triennio 2023-2025 è stato approvato con la sola maggioranza di centrodestra. Le tensioni sono però emerse immediatamente dopo l’approvazione, con l’opposizione guidata dall’ex sindaco Riccardo Rossi che ha sollevato gravi accuse di violazione del cosiddetto “Patto per Brindisi”, un accordo proposto dal governo. Secondo Rossi, l’accordo del governo include clausole restrittive che limitano l’assunzione di nuovi dirigenti nel comune. L’ex primo cittadino ha evidenziato come tali limiti siano stati ignorati nel bilancio approvato, rendendolo incompatibile con gli accordi del Patto per Brindisi. Una discrepanza che, a suo dire, potrebbe portare a gravi implicazioni legali, tra cui l’intervento della Corte dei Conti, mettendo a rischio l’amministrazione comunale. Il sindaco Pino Marchionna ha respinto le accuse, affermando che l’aumento proposto nel numero di dirigenti era fondamentale per garantire il corretto funzionamento della macchina comunale. Una decisione – ha detto Marchionna – non solo giustificata, ma anche vitale per rispondere alle esigenze crescenti del comune. L’atmosfera si è ulteriormente surriscaldata quando un emendamento per l’assunzione di nuovi dipendenti, proposto da tutti i gruppi di minoranza, è stato bocciato.

CONDIVIDI

1 COMMENTO

  1. Credo non siano molti ad essere interessati alle “tensioni e polemiche” conseguenti alla approvazione del
    recente bilancio previsionale 2023/2025 della sola maggioranza di destra e con il respingimento di quanto asserito al riguardo dai gruppi di minoranza, ex Sindaco Riccardo Rossi in testa che rileva gravi violazioni
    in merito con possibilità di azioni legali e di interventi della Corte dei Conti. Se così è, una domanda sorge spontanea: per quali ragioni non viene investita da subito del caso la Corte dei Conti, evitando spiacevoli conseguenze nonchè il Collegio dei Revisori per la specificità in ordine all’impegno di spesa previsto? Naturalmente, resto dell’avviso, più volte ribadito ma rimasto sempre vox clamans in deserto, della illegittimità di provvedimenti giuntali o assembleari di natura finanziaria come pure della mancanza relativa alla approvazione della situazione patrimoniale dell’Ente.
    Brindisi, 10/10/23 Franco Leoci

LASCIA UN COMMENTO