Tassa di soggiorno a Fasano, Federalberghi scrive al Comune e al Prefetto

La ABA Federalberghi Associazione Albergatori della Provincia di Brindisi, in persona del suo Presidente Pierangelo Argentieri, unitamente a 21 strutture ricettive operanti sul territorio del Comune di Fasano, significano e comunicano quanto segue in relazione  alla gestione ed all’utilizzo del gettito derivato dall’imposta di soggiorno introdotta nel Comune di Fasano.

Per come noto la legislazione in materia di imposta di soggiorno implica  che il coinvolgimento degli operatori oltre a riguardare la fase di istituzione dell’imposta debba estendersi anche al monitoraggio degli impatti, riferito tanto all’attività di prelievo quanto alla fase di definizione della destinazione delle risorse e di verifica del loro impiego.

Più in generale, l’applicazione dell’imposta di soggiorno deve costituire l’occasione per

sviluppare una riflessione a tutto campo sul peso complessivo delle imposte locali che gravano sulle imprese ricettive, con l’obiettivo di garantire che l’imposizione assuma una misura equa e ragionevole, assicurando una equilibrata distribuzione del carico fiscale, considerando anche l’impatto delle altre imposte locali, in primis IMU e TARI.

L’intervento degli operatori del settore ad elevare la qualità della regolamentazione, evidenziando eventuali problemi ed immettendo nel flusso decisionale informazioni sull’impatto del provvedimento è presupposto indispensabile per la corretta gestione del predetto tributo.

L’autonomia concessa dalla legge ai Comuni trova dei limiti nei principi innanzi esposti  per

evitare che questa imposta sia applicata in modo iniquo e disincentivante.

E’ dunque  fondamentale per il Comune consentire l’apporto  degli operatori del settore nei programmi e degli interventi a cui destinare il gettito derivante da questa tassa, nonché consentire da parte degli operatori del settore il controllo che le risorse siano effettivamente state destinate agli impieghi idonei allo scopo della tassa.

Alla corretta istituzione e gestione dell’imposta di soggiorno è connesso sia la previa collaborazione degli operatori della fase di programmazione che il controllo che gli stessi operatori  hanno il  diritto di effettuare sia sull’entità del gettito annuale che è stato ottenuto, sia sull’impiego da parte dell’Amministrazione Comunale delle somme derivanti dal gettito della imposta di soggiorno.

Proprio al fine di attuare tali principi, al momento della approvazione del Regolamento del 2015, l’Amministrazione Comunale di Fasano, con deliberazione di Giunta Comunale n. 8 del 29.01.2015, stabiliva di istituire un Organismo Permanente di confronto con le Associazioni di categoria e di procedere alla stipula di un protocollo d’intesafinalizzato a disciplinare il funzionamento del citato Organismo.

Nonostante la Aba Federalberghi Brindisi e le strutture ricettive del Comune di Fasano  abbiano in questi anni tentato di partecipare alla programmazione ed al monitoraggio degli utilizzi delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, indicando anche i componenti che avrebbero dovuto rappresentare gli operatori di settore nell’Organismo permanente da istituire, l’amministrazione non ha mai dato seguito a detta istituzionené ha mai in alcun modo dato conto degliintroiti derivanti dalla tassa di soggiorno riscossa in questi anni, né ha dato conto dell’utilizzo delle risorse derivanteda detta tassa di soggiorno, così impedendo e sottraendosi di fatto al controllo da parte degli operatori del settore che rappresenta invece pieno diritto degli stessi.

A fronte difatti delle molteplici richieste della Associazione di categoria di conoscere il riscosso e l’utilizzo dell’imposta di soggiorno la stessa Amministrazione è rimasta silente.

Invero, gli operatori del settore hanno riscontrato in questi anni che nessuna delle proposte  di utilizzo delle risorse che originariamente, al momento dell’istituzione della tassa erano state indicate al Comune, è stata attuata.

Da tali circostanze si origina il grave malcontento e la volontà di opporsi ad un prelievo che costituisce un pesante aggravio per gli operatori e per il turista che verrà conseguentemente disincentivato a trascorrere le proprie vacanze nel territorio di Fasano a causa dell’aumento dei  costi dell’ospitalità.

E difatti la tassa di soggiorno è tale da incidere negativamente sullo sviluppo del settore poichè rende le strutture non concorrenziali rispetto ad altre località, dove la tassa di soggiorno non esiste ovvero è meno incidente rispetto al Comune di Fasano.

 Alla luce di tali rilievi molteplici sono le preoccupazioni che detta tassa sta ingenerando negli operatori del settore i quali portano avanti specialmente con i tour operators una programmazione economica con la fissazione dei prezzi dei servizi offerti che necessita di una tempistica che va da 12-18 mesi prima.

Dimodochè è gravemente lesivo per gli operatori del settore vedere aumentati i costi della propria attività con eventuali aumenti o aggravamenti dell’imposta di soggiorno, una volta che gli accordi contrattali con i tour operators nazionali ed internazionali sono stati già sottoscritti. Gli eventuali repentini aumenti della imposta di soggiorno sarebbero causa per le strutture ricettive di danni economico gravissimi la cui responsabilità andrebbe a ricadere sul Comune.

E’ evidente che molteplici sono i motivi di preoccupazione e di contestazione sottesi alla gestione della imposta di soggiorno.

Né il Comune di Fasano può pensare di porre illegittimamente rimedio  ai buchi di bilancio derivanti da errate gestioni delle risorse pubbliche ovvero ad evasione fiscale di altre categorie di contribuenza gravando sulle strutture ricettive.

Invero la tassa di soggiorno nasce come una tassa di scopo ma nel momento in cui viene tradito il suo precipuo scopo  diviene un iniquo balzello idoneo a colpire e danneggiare un intero comparto che assicura un considerevole numero di posti di lavoro sul territorio del Comune di Fasano peraltro strategico nell’economia generale di Codesto Comune.

Detta iniqua imposizione porterà  gravi danni alle aziende costrette a ridimensionare i costi generali dell’attività tra cui rientra la voce più consistente rappresentata  dal personale impiegato.

Con la presente dunque si chiede al Prefetto di convocare un incontro per consentire una collaborazione costruttiva delle parti (Comune di Fasano, operatori del settore anche per il tramite dell’Aba Federalberghi Brindisi) che tenga conto degli interessi e dei valori in gioco sulla questione innanzi esposta preannunciando comunque che si intraprenderanno da parte degli operatori del settore turistico di Fasano assieme alla Associazione degli Albergatori della Provincia di Brindisi tutte le più opportune iniziative, sia giudiziali e non, sia tutte le ulteriori forme di protesta e di resistenza idonee a contrastare l’illegittimo operato dell’Amministrazione Comunale.

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