Ieri (10.03.17′) accogliendo l’invito dell’amico Cesare Mevoli come in passato, ho partecipato alla manifestazione per il Ricordo dei Martiri delle Foibe. Una manifestazione silenziosa, raccolta, cui erano presenti anziani, giovani, uomini, donne, di ogni espressione sociale, tutti uniti in raccoglimento nel ricordo di quella tragedia che vide tanti nostri connazionali vittime di inaudita barbarie. Non c’è stata alcuna espressione “nostalgica”, l’essere presenti significava riconoscere che, simili tragedie, chiunque ne siano le vittime, vanno condannate senza se e senza ma . Ricordare significa impegnarsi affinché tali barbarie (chiunque ne siano gli esecutori) non abbiamo mai più a ripetersi.
E’ con dolore che, ho appreso che la targa (una semplice targa in marmo) riportante la scritta “Via Martire Delle Foibe” (in sostituzione della misera scritta esistente) apposta a proprie spese e cura da Cesare Mevoli e dai suoi amici, è stata profanata, imbrattata con parole orribili e simboli che ritenevamo consegnati alla storia (sia pure tragica del nostro Paese) .
Per la prima volta, rivolgo io un appello alla Sindaca Angela Carluccio affinché a quel luogo sia ridata al più presto la dignità che merita, non è questione di parte politica, è solo buon senso e rispetto per le vittime di ogni violenza (senza distinzioni).

Antonio Carito

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