Tango a Brindisi: “I conti non tornano” – di Fabio LEOCI

Una città di mare, sul mare, legata indissolubilmente all’acqua e, quindi, anche agli sport direttamente od indirettamente connessi (dalla Vela al Nuoto passando dal Canottaggio, la Pesca, l’Offshore ed i Rematori). Ma anche e sopratutto al Basket, che tante persone di Brindisi orgogliosamente e fieramente seguono da generazioni, per non parlare dei miei preferiti, gli sport da combattimento, laddove i brindisini primeggiano a livello mondiale. Ed allora, vedere che la nostra città si stia cotanto prodigando per il “Tango”, suscita una atavica e violenta fame di curiosità.



Per carità, è pur vero che il tango, nella sua espressione di musica e di ballo è assolutamente una bellissima espressione artistica ed anche sportiva, tuttavia, non può non togliersi dalla mente siffatta artistica rappresentazione al cospetto del brindisino medio che, il Lunedì di Pasquetta, correttamente e giustamente (almeno a mio avviso) ha fatto il picnic nel Castello Alfonsino (almeno loro lo hanno utilizzato ed hanno dimostrato grande senso civico ed educazione). Ed invero, pensare al Tango a Brindisi, porrebbe il dilemma di come tale rappresentazione artistica si confronta con il brindisino, piuttosto che con quella nicchia di persone che l’hanno voluta e che sicuramente ne apprezzano la valenza. La comparazione tra il brindisino medio ed il Tango potrebbe apparire bislacca proposta così, ma guadagna una certa concretezza e significato reale laddove venga attentamente letto il sacrifico di tutti i brindisini per questa manifestazione: non solo la paghiamo, ma se ne vogliamo godere, dobbiamo anche pagare il biglietto (pare €.15,00).
La delibera n.96 del 13 aprile 2017 del Comune di Brindisi, parla chiaro e forte: Gratuità del nostro teatro Verdi; 2.000,00 euro per il personale della serata; 8.000,00 euro di contributo; e dulcis in fundo, chi vuole vedere lo spettacolo pagherà 15 euro di biglietto, salvo i fortunati amici di coloro che sono conosciuti all’Ufficio dei Servizi Sociali del Comune.
E così, mi viene in mente tal Sig. Giuseppe MEO patron dello SNIM dovuto fuggire dalla città per essere accolto meglio da qualche altra amministrazione, perché a lui, per la sua chermes, non solo gli hanno chiesto un bel po’ di soldi per l’occupazione del suolo pubblico, ma quando fece richiesta di poter chiedere un biglietto di entrata di ben 3 euro (diconsi 3 euro), il Comune dell’allora amministrazione Consales, inorridito, accentuò il fatto che avendo ricevuto un contributo, non era legittimato a chiedere l’entrata a pagamento.
Che la nostra amministrazione possa discriminare le richieste oppure addirittura non utilizzare dei criteri valutativi al fine di comprendere quali possano essere delle manifestazioni di interesse per noi cittadini rispetto a quelle che interessano a pochi e vieppiù danarosi, apparirebbe già dalla citata comparazione, ma recentemente, ne abbiamo altresì’ avuta financo la prova. Già, perché una associazione senza fini di lucro, che aveva da mesi organizzato un evento- manifestazione sportiva senza chiedere nulla alla amministrazione, si è vista portar via il proprio spazio (già autorizzato) per un ……. parcheggio di 1 (uno) autobus di fedeli (Festa dello Sport contro parcheggio di fedeli in realtà non pervenuti e della cui richiesta, cronologicamente, si contano in pochi giorni or sono rispetto ai mesi prima della richiesta dall’associazione).
Ma allora, tornado al Tango, e facendo due conti, io come cittadino non solo ci rimetto l’affitto del teatro (chissà quanto costa?), oltre 10.000,00 euro, ma per vedere ciò che ho pagato, devo dargli anche 15 euro?
Qui i conti non tornano

Fabio Leoci




3 COMMENTI

  1. Ma perché mai denigrare cosi i suoi concittadini? Il brindisino medio appare non medio ma davvero uno zoticone con le sue parole, approcciarsi al tango allora può solo fare bene, elevarlo, eventualmente, invece penso sarà un momento bello per questa città, che sarà presentata al mondo intero, perché Brindisi è bella, e glielo dico io che brindisina non sono. Comunque gli ingressi alle gare sono gratuti. Buona giornata.

  2. Mi chiedo come, nonostante le varie vicissitudini sopportate dalla nostra città, ci sia ancora chi investe in entusiasmo, passione e professionalità e mettendosi in gioco, regali una nuova chance proponendosi come sede per un campionato internazionale. Lei parla del tango come espressione artistica di musica e balli ma le ricordo che dal 2009 è patrimonio immateriale dell’UNESCO. Certamente non di nicchia come lo era lo SNIM che i pochi eletti del settore lo hanno fatto velocemente approdare nella vicina Bari dove gli espositori hanno potuto trovare un più interessante ritorno economico. Ci auguriamo invece che, non affondi come il winefestival festival aperto a tutti e miseramente svenduto altrove.
    Mio caro, il tango è ben altro, si riverseranno nella nostra città ballerini e non arrivati da tutt’Italia, dall’Europa, dal mondo, la nostra bella Brindisi sarà finalmente ammirata, visitata, goduta in tutto il suo splendore, quello della gente che la ama e la vorrebbe regina.
    Le ricordo che per assistere alle competizioni non vi è da pagare alcun biglietto che circa 200 posti sono stati riservati al teatro per le categorie protette ed inoltre, le ricordo che io, comune cittadina, per assistere a qualsiasi rappresentazione pago il regolare biglietto dovuto e pertanto mi chiedo il perché di tanta polemica.
    A lei infine rivolgo una semplice domanda: lei da che parte sta???

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