BRINDISI – Si è tenuto ieri sera l’incontro tra le segreterie, provinciali e cittadina, del Movimento Nazionale per la Sovranità, Noi con Salvini e Forza Italia, ed il Sig. Prefetto della provincia di Brindisi Annunziato Vardè.
L’incontro, richiesto alcuni giorni fa a seguito del caso di violenza a danno di un concittadino ad opera di due pakistani, (prontamente assicurati alla giustizia dalle forze dell’ordine), era stato rinviato per l’indisponibilità del Prefetto, ed aveva suscitato qualche polemica, prontamente rientrata all’atto della convocazione, che si è svolta in tono franco e cordiale.
Durante la lunga chiacchierata, al Prefetto sono state rappresentate le istanze e le preoccupazioni raccolte tra i cittadini, dovute ad una sensazione di generale insicurezza che, a detta del Prefetto, non dovrebbe avere diritto di cittadinanza, stante il calo dei reati di tipo predatorio, secondo le statistiche in suo possesso.
In particolare, al Prefetto è stato richiesto, da parte del Presidente Provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità Cesare MEVOLI, che Brindisi sia inserita nel programma “strade sicure”, che oggi vede solo la presenza di alcuni militari della Brigata da sbarco San Marco in quel di Restinco, presso il cie\cara, mentre, a dire di Mevoli, darebbe un maggior senso di sicurezza ai brindisini la presenza di pattuglie miste per strada, come avviene in tante altre città, con un rappresentante delle forze dell’ordine a scelta tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, e due militari, da far girare per le strade “a rischio”, un po’ come avveniva in passato con i poliziotti\carabinieri “di quartiere”, presentati in pompa magna come “polizia di prossimità” ma poi, ahimè, scomparsi.
L’operazione sarebbe a costo zero, essendo la Brigata San Marco presente in città da decenni, con infrastrutture a Pedagne, al castello di terra e presso la “Carlotto” sulla via per San Vito dei Normanni, quindi senza necessità di costi aggiuntivi per trasferte, ospitalità, ecc.
Il Presidente Provinciale di Noi con Salvini, Paolo Taurino, ha fatto presente che è la zona della stazione quella maggiormente a rischio, con gli isolati che la attorniano, e ribadendo il disagio dei residenti della zona, delle persone di passaggio, e dei viaggiatori in arrivo o in partenza e dei loro accompagnatori, poneva l’accento sulla mancanza di controlli in stazione, con un posto Polfer depotenziato, e con due sottopassaggi pedonali dove le telecamere o non sono mai esistite, in un caso, o non funzionano, nell’altro.
E’ stata poi la volta del Coordinatore cittadino di Forza Italia, Ernestina Sicilia, che ha fatto presente che in città esiste un sistema di video sorveglianza diffuso, posto in opera tra le altre cose con fondi del Pon Sicurezza del Ministero degli Interni, e che và sollecitata la loro messa in funzione, valido e sicuro deterrente nei confronti di chi, volendo compiere reati nelle zone vigilate, sicuramente desisterebbe a fronte della sicura individuazione.
Di tale argomento si era occupato recentemente anche il consiglio comunale durante i suoi lavori.
Il Prefetto Vardè ha preso nota di quanto espostogli, lamentando ancora una volta la mancata diffusione dei dati che evidenziano come i reati, non necessariamente legati alla presenza di extracomunitari, siano in calo, e facendo presente come alcuni successi siano stati ottenuti, come ad esempio lo sgombero del Ferrohotel e la sistemazione di quanti vi albergavano in strutture di accoglienza, motivo della evidente riduzione dei capannelli di extracomunitari sul piazzale della stazione ferroviaria, o l’identificazione di tutti quelli che stazionavano nei pressi di abitazioni di privati, bivaccando per ore e creando disagi ai residenti.
In ultimo, il Prefetto ha fatto presente che, domani, si terrà una riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, nel quale ribadirà le nostre rimostranze, chiedendo al Questore e ai comandanti provinciali del CC e della GdF una maggiore visibile presenza di uomini in divisa in strada, ed al Sindaco di Brindisi che , se ritiene, potrebbe emettere una ordinanza per impedire bivacchi e rovistaggio di cassonetti, strumento indispensabile alle forze dell’ordine per poter intervenire.
“Siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro, ringraziamo il Prefetto Vardè per la disponibilità ad accogliere le nostre proposte e a farle sue, auspicando che questo possa servire a realizzare maggiori e più efficaci interventi, nell’ottica della ricerca di un maggior decoro nelle strade del centro storico, e possa infondere nei nostri concittadini un maggior senso di sicurezza, nel passeggiare in strade vigilate da occhi discreti ma pronti ad intervenire in caso di bisogno”.
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