A sole 24 ore dalla pubblica audizione durante la quale verrà scelto l’amministratore unico della BMS e della Servizi Farmaceutici, si viene finalmente a conoscenza dei criteri in base ai quali sono stati selezionati i candidati.

Per entrambe le società a partecipazione comunale, in mancanza di criteri puntuali, si è proceduto ad un giudizio di idoneità basato su:

– formazione culturale spendibile nell’incarico;

– esperienze pregresse per periodi congrui in incarichi di analoga responsabilità nel settore pubblico o privato, in aziende del settore dei servizi o in aziende comparabili per dimensione e complessità;

– autorevolezza adeguata all’incarico, verificabile sulla base della reputazione, dei risultati conseguiti nei ruoli aziendali ricoperti ovvero di quelli conseguiti nel ruolo professionale ricoperto.

In riferimento alle dichiarazioni rilasciate sulla nostra testata da Gianluca Quarta, ex presidente della Servizi Farmaceutici S.r.l., arriva la risposta della Commissione Comunale, secondo la quale lo stesso ricadrebbe in una fattispecie di inconferibilità dell’incarico, disciplinata dall’art. 7 c. 2 lett. d) del D. Lgs. n. 39 del 2013, poiché, nei due anni precedenti, avrebbe ricoperto la carica di consigliere comunale (molti ricorderanno la querelle risalente a qualche mese addietro tra lo stesso Quarta e l’amministrazione comunale, riguardante proprio l’interpretazione della normativa di riferimento).

Se per la selezione dei candidati alla società Servizi Farmaceutici sono state indicate sia le cause di esclusione che le motivazioni a supporto della scelta di ognuno dei 6 aspiranti che affronteranno l’audizione pubblica di domani, così non è stato per la BMS. Infatti, a fianco alle cause di esclusione, tra le quali spicca quella inerente Ribezzo, presidente della Energeko, in un primo momento selezionato e poi assoggettato alla disciplina della inconferibilità (lo stesso ha subito dopo comunicato la propria rinuncia spontanea alla candidatura), non compaiono le motivazioni a supporto della idoneità dei 5 candidati ammessi.

Sarebbe stato interessante, infatti, conoscere le doti professionali che precedono alcuni candidati che, da quel che si conosce, non appaiono il ‘non plus ultra’ per un incarico complesso come quello che spetterà al prossimo presidente della BMS, il quale dovrà districarsi tra normative, situazioni contabili e condizioni contrattuali che hanno creato non poche difficoltà anche ad avvocati di comprovata capacità ed esperienza come Arigliano e Trane.

Staremo a vedere cosa accadrà domani. Nel frattempo, sempre più cittadini si accalcano sulla riva del fiume…

Andrea Pezzuto

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