Sessismo in Asl, ma non solo: la Commissione Pari Opportunità incontra la Cgil. La Presidente Calabrese: “Riflettori da tenere sempre accesi”

Anna Maria Calabrese

BRINDISI – Ieri pomeriggio, 1 luglio, le componenti della commissione Pari opportunità hanno incontrato i rappresentanti del sindacato Cgil Antonio Macchia e Filomena Schiena.

Un incontro che si è reso necessario dopo la denuncia dello stesso sindacato che ha parlato, attraverso una nota ufficiale, di problemi rappresentati dalle loro iscritte in alcuni luoghi di lavoro. Il riferimento, come si ricorderà, è a fatti gravissimi che, in data 15 giugno scorsi, erano emersi a seguito di una lettera che la Cgil aveva inviato all’Asl di Brindisi, nella quale il sindacato, a firma del segretario Antonio Macchia, denunciava “vessazioni irriguardose ed offensive, oltre che atteggiamenti inequivocabilmente malati, occorsi presso la ASL Br da parte di alcuni dipendenti ed in danno di lavoratrici della medesima ASL Br”.

La lettera parlava più specificatamente di lavoratrici “costrette reiteratamente a subire battute a sfondo sessuale, oppure osservazioni da parte di colleghi maschi, anche alla presenza di più persone. Dunque il problema è sia nel contenuto, che nella frequenza con cui commenti, comportamenti ed osservazioni di questo tipo vengono usati in contesto lavorativo”. Fatti, questi che, a detta della Cgil, “non possono essere sottaciute poiché rappresentano l’emblema di retaggi culturali non degni di un Ente che lavora per il benessere psico fisico dei cittadini” e che da lì a breve sarebbero state “oggetto di apposita denuncia da parte delle interessate”.

Della vicenda fu informata anche la presidente della Commissione Pari Opportunità Anna Maria Calabrese che, sentita telefonicamente, ci ha confermato che, subito dopo aver ricevuto la mail, ha ritenuto “giusto convocare il sindacato in oggetto,  nelle persone del segretario Macchia e di Filomena Schena, intanto per andare a fondo alla questione, ma anche per un confronto anche rispetto a situazioni analoghe che, spesso, avvengono anche in altri luoghi di lavoro, come possono essere le scuole, gli Enti pubblici e le aziende private. Situazioni – ha detto ancora la Calabrese – che non possiamo che stigmatizzare e che vanno assolutamente segnalate e denunciate.

“Il nostro compito è quello di comprendere quali siano i problemi subiti e, quando possibile, intervenire a tutela di tutti coloro che sono vittima di vessazioni o ingiustizie. I riflettori saranno costantemente accesi su argomenti così delicati che abbiamo cominciato a sviscerare. Nelle scorse settimane ho ricevuto anche una lettera  dallo stesso sindacato in cui io e tutte le componenti della commissione siamo state invitate ad approfondire alcune tematiche ed è esattamente ciò che intendiamo fare. Sono già stati avviati i contatti con la consigliera provinciale per le Pari opportunità Dina Nani e con la consigliera regionale Patrizia Del Giudice con le quali, a breve, ci sarà un incontro”.

 

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