BRINDISI – E’ stata rimessa in libertà la maestra della scuola paritaria New Fantasy di Brindisi, accusata di maltrattamenti sui bambini. Il Tribunale del Riesame, infatti, ha sostituito la misura cautelare ai domiciliari con quella interdittiva, ossia non potrà esercitare funzioni educative fino al termine dell’inchiesta.
La notizia ha subito suscitato scalpore ma soprattutto indignazione da parte di diversi genitori. Un gruppo di mamme, infatti, hanno inviato alle testate giornalistiche una lettera di sdegno in merito alla decisione del Tribunale.
“In qualità di genitori esercenti la responsabilità genitoriale sui minori convolti nei gravissimi fatti di reato, oggetto di indagine nella scuola paritaria New Fantasy, vogliamo manifestare tutto il nostro sdegno, la nostra delusione ed incredulità di fronte alla decisione, assunta dal Tribunale del Riesame, di rimettere in libertà la titolare della predetta struttura scolastica – si legge nella lettera – ad oggi, non abbiamo avuto modo di conoscere tutti i dettagli della vicenda giudiziaria che riguarda i nostri figli e ci troviamo ad assistere alla rimessione in libertà dell’unica indagata come responsabile degli avvenimenti delittuosi. Sono presenti nei nostri occhi le immagini dei video che ci sono stati sottoposti dalle autorità di polizia, che hanno condotto l’iter investigativo, immagini che nessun genitore vorrebbe mai trovarsi di fronte. Siamo ancora pieni di interrogativi e paure circa lo sviluppo psico-fisico dei nostri figli, ci interroghiamo sulle conseguenze di quelle vessazioni, analizziamo a ritroso tutti i segnali che i nostri bambini ci hanno manifestato durante la permanenza in quella, che non possiamo più definire una scuola. Siamo stati investiti da uno Tzunami, non abbiamo goduto di nessun tipo di assistenza psicologica o morale, se non la spontanea solidarietà di tutte le famiglie coinvolte. Questo per noi è un dolore nel dolore, e pur sapendo che provvedimenti di tale levatura non si commentano, non possiamo trattenerci dal manifestare tutto il nostro rammarico e la nostra delusione. Riteniamo che in considerazione della gravità dei fatti, già la misura degli arresti domiciliari fosse inadeguata perchè troppo blanda, ma evidentemente, non immaginavamo a cosa avremmo dovuto assistere con il passare delle settimane. Noi come genitori, continueremo a chiedere che sia fatta giustizia per i nostri figli e non ci fermeremo finchè non l’avremo ottenuta”.