Saponaro (Confintesa) : “Rivolgo al Sindacato tutto un appello di verità”

Ercole Saponaro

Senza voler entrare nel merito dello scontro che vede protagonisti il Segretario Provinciale dell Uil Brindisi Antonio Licchello e dell’ Ass. Avv Tiziana Brigante ritengo da Sindacalista storico che insieme a tanti è stato protagonista di tutte le più dure e tragiche vertenze del nostro territorio di dover ancora una volta rivolgere al Sindacato tutto un appello di verità.
La Politica nella sua totalità negli ultimi 20 anni non ha mai voluto fare corpo unico con il mondo sindacale sulle criticità e le emergenze che hanno caratterizzato la nostra Provincia e il Capoluogo in particolare dove interessi trasversali tendevano ad emarginare il mondo sindacale lasciandolo solo a rappresentare il dolore del mondo del lavoro, ma quello era un Sindacato forte, unito, coeso che anche da solo determinava, incideva, costruiva percorsi di consolidamento e sviluppo del tessuto produttivo.
I miei amici sindacalisti Licchello, il compianto Piero De Giorgio, Macchia, Baldassare, Nicolazzo, sono la parte sana di un Sindacato che purtroppo si confronta e si è sviluppato con un’altra mentalità, la vicenda Leucci Industriale ne è testimonianza, cosi come la Vicenda Gse con le varie Società a scatole Cinesi.
Quanti Sindacalisti lavoratori sono tra i disperati che non trovano ricollocazione?Quanti sindacalisti ricoprono all’interno delle Società ruoli incompatibili con l’incarico Sindacale essendo stati promossi a ruoli di Gestione, di prestigio dalle loro Aziende:
Ma il Sindacalista vero come nelle storia di tanti non dovrebbe essere l’ultimo a lasciare l’imbarcazione che affonda? Oggi è il primo che sale sulla scialuppa di salvataggio lasciando al proprio destino i lavoratori.
Parliamo di disperazione, di emergenza sociale ma è sotto gli occhi di tutti quante assunzioni avvengono nelle più grandi aziende di sindacalisti, figli di sindacalisti, mogli, generi e chi più ne ha più ne metta mentre tanti ragazzi che hanno completato il ciclo di studi è costretto a emigrare al Nord non avendo corsie preferenziali come tanti baciati da un Cognome che pesa.
In un contesto di tali rapporti con le Società non può più esistere la contrapposizione sindacale. Il mondo sindacale è lontano dal mondo del lavoro perché non lo vive, come si può non fare prima un mea culpa della inefficacia dell’azione sindacale forse oggi preso da altri interessi.
Segretari di federazioni che passano da un Azienda all’altra sino a ricoprire incarichi di Alto Livello in Azienda con una naturalezza disarmante che mortifica i lavoratori. Sindacalisti in distacco sindacale senza avere neanche più la rappresentanza, a costo dell’Azienda per fare cosa?
Io cosi come lo stesso Licchello apparteniamo a un altro mondo fatto di lotta, di proposta, di attivismo sempre in prima persona, cosi come Pierio De Giorgio scomparso qualche settimana fa, De Pascalis, Leo Caroli, Concetta Somma, Nicolazzo, Carbonella e tanti altri che fecero del Sindacalismo un ragione di vita, oggi paghiamo la mancanza di questa rappresentanza e di un nuovo mondo Sindacale che non solo non sa contrapporsi allo strapotere delle Società, ma non sa neanche incalzare e coinvolgere la politica .La Politica assente e priva di un idea di sviluppo e priva di quella autorevolezza per richiamare le attenzioni dovute, un mondo sindacale in disarmo e privo di idee, con questi presupposti senza un bagno di umiltà e di autocritica il futuro di Brindisi sarà sempre disperazione ed emergenza.

Il SEGRETARIO GENERALE CONFINTESA BRINDISI
SAPONARO ERCOLE

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