San Teodoro più pericoloso di Sant’Oronzo?

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BRINDISI – San Teodoro più pericoloso di Sant’Oronzo? E’ la domanda che affiora se si raffrontano le misure di sicurezza prescritte dai rispettivi comitati per l’ordine e la sicurezza provinciali. Se il Comune di Lecce dovrà soltanto provvedere all’acquisto di blocchi di cemento da collocare all’ingresso di alcune vie e piazze ritenute “sensibili” – le quali saranno presidiate all’ingresso ed all’uscita da uomini delle forze dell’ordine -, il Comune di Brindisi sarà invece costretto ad affrontare maggiori spese.

Per la festa patronale brindisina, infatti, i blocchi di cemento sembrano non bastare per garantire il livello di sicurezza ritenuto necessario: sarà per via della conformazione della location (ovvero il lungomare), sta di fatto che il Comune dovrà accollarsi anche i costi per l’impiego di 80 steward specializzati e per il collocamento di recinzioni e di transenne,  che serviranno a delimitare le vie di fuga ed eliminare il rischio che qualcuno possa cadere in mare (episodio mai accaduto, almeno negli ultimi lustri). A ciò, va aggiunta la decisione di interdire l’accesso sia in via Colonne che sulle scalinate virgiliane (ad eccezione ovviamente dei residenti): un vero peccato se si pensa alle centinaia di turisti che affolleranno la città in quei giorni.

Ancora una volta, dunque, la circolare Gabrielli e le disposizioni emanate dal Viminale sono destinate a fare discutere per la loro applicazione che, ad occhi inesperti, pare discrezionale e volubile, soprattutto se si raffrontano i numeri delle due feste patronali, con quella di Lecce che accoglie presenze maggiori.

Ma come detto in precedenza, in questi casi incide molto la conformazione delle location e Brindisi, visti anche i precedenti rappresentati dai Sapori del Mediterraneo e dal Campionato europeo di Motonautica, beffardamente pare pagare lo scotto di un Centro abbracciato dal mare.

 

Andrea Pezzuto
Redazione

1 COMMENTO

  1. Il rischio di cadere in mare? C’è sempre stato e sempre ci sara : per prevenirlo bisognerebbe mettere perennemente una “meravigliosa” barriera di contenimento con l’effetto di chiudere il lungomare anche agli attracchi degli yacht…. mi sembra che si stia perdendo il senso della ragione. E tutto questo per un buontempone che ha avuto la brillante idea di fare casino durante la finale della Juve -quando ormai l’attenzione per la partita non c’era più – o perché temiamo un attacco terroristico a Brindisi?

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