BRINDISI – Recuperati a 38 miglia dalla costa e subito dopo arrestati. E’ quanto accaduto a due brindisini.
Nello specifico, nella nottata tra l’1 e 2 novembre, è giunta una telefonata anonima, presso la sala operativa della Capitaneria di Porto di Brindisi, nella quale si faceva riferimento a mancate notizie di un natante di circa 7 metri, con due persone a bordo, verosimilmente partito da Durazzo e diretto a Brindisi, e che non aveva fatto rientro nel porto.
La Guardia Costiera ha attivato le procedure di emergenza del caso ed ha allertato i colleghi albanesi, oltre a disporre l’intervento di mezzi aerei per la ricerca.
A seguito di informazioni circa i due scomparsi e capillari ricerche, nel primo pomeriggio di ieri, il soccorso aereo ha individuato l’imbarcazione con i due naufraghi a circa 38 miglia nautiche dal porto di Brindisi, provvedendo immediatamente a recuperarli tramite verricello e metterli in sicurezza.
Si è ottenuto riscontro che uno dei due era il naufrago di cui i familiari ne avevano denunciato la scomparsa.
I due sono stati condotti presso l’aeroporto di Brindisi, in cui ad attenderli c’erano i sanitari del 118 per le cure del caso (accertato immeditamente che erano in buone condizioni fisiche e non necessitavano di particolari cure mediche), il personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera ed i militari della Guardia Costiera.
A seguito l’identificazione dei due naufraghi, E.C. e M.A. di Brindisi, è stato appurato che si tratta di pregiudicati, nonché sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune del capoluogo.
Alla luce di quanto accertato, si è proceduto al loro arresto, poiché violati le prescrizioni delle misure di prevenzione a cui erano sottoposti.
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Redazione |