“Rossi aumenta il ticket della mensa scolastica, ma non fa pagare l’utilizzo del centro cottura”

E’ di questi giorni la protesta di centinaia di genitori che sono costretti a fare i conti con l’aumento del ticket della mensa scolastica deciso dall’Amministrazione-Rossi. Un carico non indifferente, soprattutto se si considera che va ad aggiungersi – per molti nuclei familiari – al sensibile aumento della retta per gli asili nido ed all’aumento di altri servizi pubblici.

Il fatto inconcepibile è che, da un lato si chiedono sacrifici ai brindisini per usufruire della mensa scolastica, mentre dall’altro si concede all’ azienda aggiudicatrice dell’appalto di utilizzare gratuitamente il centro cottura (di proprietà comunale) per la fornitura di pasti ad altri “clienti” (con un ovvio guadagno da parte della stessa azienda).

Il problema lo abbiamo posto in tempi non sospetti (anche con una interrogazione), chiedendo un accesso agli atti e poi sentendoci rispondere ufficialmente dal dirigente che “a fronte dell’autorizzazione concessa alla ditta non è previsto alcun corrispettivo”.

A nulla è servito evidenziare, anche al Segretario Comunale, il più che probabile danno erariale e sollecitare una rimodulazione di tali rapporti: tutto è rimasto inascoltato!!!

Resta il fatto – gravissimo – che è stato concesso un bene comunale senza alcun introito per l’Ente. Introito che oggi sarebbe servito per attutire gli effetti degli aumenti imposti a carico delle famiglie.

Sull’intera vicenda, pertanto, in relazione ai compiti che spettano ad un consigliere comunale, ritengo utile  informare la sezione regionale della Corte dei Conti per gli approfondimenti del caso.

 

Avv. Carmela Lo Martire

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1 COMMENTO

  1. ho piacere nel riscontrare che la consigliera avv. Carmela Lo Martire abbia finalmente avvertita l’esigenza che oltre ad apparire vi sia quella di agire che consiste appunto nel segnalare agli organi di controllo sugli atti del Comune le ipotesi di provvedimenti ritenuti illegittimi oltre che forieri di danni erariali. In detto contesto appare giusto rammentare alla esimia consigliera che, nonostante l’approvazione consiliare adottata nel 2012 su proposta dell’anzidetta quale assessore al bilancio sugli allegati ai provvedimenti dei debiti fuori bilancio, continuano ad essere approvate dal Consiglio deliberazioni non in linea con l’atto sopra richiamato ed ancor più nel rispetto della normativa vigente.In sintesi, le cause della formazione del debito fuori bilancio (art. 194 Tuel) fa capo al responsabile della spesa che deve indicare le eventuali colpe personali di funzionari o amministratori per il caso di danni erariali, individuando le risorse finanziarie per provvedere al relativo pagamento e quindi con obbligo preventivo di parere del Collegio dei Revisori su ogni provvedimento. In relazione a quanto innanzi accade che la irregolarità contabile da cui discende la formazione dei debiti fuori bilancio va denunciata al Collegio dei Revisori e segnalata personalmente da uno o più consiglieri alla Corte dei Conti onde evitare possibilità di addebiti per danni erariali.
    Brindisi, 09/02/2020 Franco Leoci

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