Richiesta di pagamento per lo spettacolo “a luci rosse”

Arrivano le prime giornate di sole, in un primo pomeriggio di un tranquillo sabato, una coppia di conviventi, poco più che 50enni e già noti alle forze dell’ordine per i loro trascorsi criminosi, ha pensato bene di attuare un’estorsione a “luci rosse” sul molo, attendendo l’arrivo di un appassionato di pesca, per mettere a segno il proprio piano.I due, dopo aver parcheggiato l’auto, vedendo sopraggiungere un giovane che, ignaro di ciò che gli sarebbe accaduto di lì a poco, voleva solo dedicarsi alla pesca,il suo hobby preferito, hanno dato il via alla loro messa in scena, simulando un focoso incontro sessuale all’interno dell’abitacolo dell’auto.Il giovanenon poteva certo non accorgersi dei due cinquantenniche, nell’intento di farsi notare, avevano lasciato appositamente spalancata la portiera della propria macchina. Stupore e meraviglia da parte dello stesso, assistere ad effusioni del genere e poi in pieno giorno e in un luogo per niente isolato senza nessuna inibizione. Lo stupore del ragazzo aumentava sempre più, allorché la coppia, per nulla imbarazzata, gli chiedeva se fosse interessato a partecipare all’incontro o anche solo assistervi. Imbarazzato, il ragazzo declinava qualunque offerta e infastidito, si dirigeva verso la propria auto per allontanarsi quanto prima da quel luogo e cercare un posto più tranquillo per la pesca. La coppia a quel punto dava il via alla seconda fase del piano, cercando di agganciare la preda all’amo e catturarla, tanto per rimanere in argomento. Infatti, l’uomo e la donna, raggiunto il ragazzo fino alla sua auto, pretendevano che questi gli consegnasse tutto il denaro che aveva in tasca quale prezzo per lo “spettacolo” a cui aveva assistito.Il giovane a quel punto è passato dallo stupore alla paura, svuotando le proprie tasche e consegnando ai due “attori improvvisati” tutti i soldi che aveva, ossia 40 euro. La coppia, però, non contenta del magro bottino racimolato, intimidiva e minacciava il giovane pescatore,  avvertendolo che se non avesse pagato loro altri soldi, sarebbero risaliti tramite la targa della macchina alla sua abitazione, lasciandogli intendereche avrebbero rivelato ai suoi congiunti l’imbarazzante vicenda. I due malfattori lo obbligavanoquindi a recarsi con loro al più vicino bancomat per effettuare un prelievo asserendo che la vicenda non poteva certo finire in quel modo. Sfortunatamente però il conto corrente del giovane era vuoto e i due cinquantenni non riuscivano ad sottrargli nemmeno un altro euro. Il ragazzo, dopo qualche ora, trovava il coraggio di denunciare quanto successo ai carabinieri.

Massimo Galantucci

CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO