PREZZARIO REGIONALE OPERE PUBBLICHE, ARCHITETTI PUGLIESI IN CAMPO: “VOCI MANCANTI E URGENZA DI UN METODO. SUBITO UN TAVOLO PERMANENTE”

“Prezzario regionale delle opere pubbliche: gli architetti pugliesi scendono in campo e sollecitano l’istituzione di un Tavolo permanente con i professionisti della filiera delle costruzioni per consentire – a regime – un aggiornamento rapido e coerente con le variazioni di prezzo rilevate dagli enti preposti.”

E’ questa, unitamente alla richiesta di definire una metodologia di aggiornamento dello stesso prezzario piuttosto che addentrarsi nella definizione aggiornamento delle singole voci di prezzo, l’indicazione di lavoro che viene dagli Ordini degli Architetti PPC di Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto alla luce della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Mims con l’Approvazione delle linee guida per la determinazione dei prezzari di cui all’art. 23 del Decreto legislativo n. 50/2016, e in merito all’aggiornamento infrannuale del Prezzario regionale delle opere pubbliche di Puglia approvato nel luglio scorso. Nella lettera inviata nei giorni scorsi i Presidenti Paolo D’Addato, Maurizio Marinazzo, Francesco Faccilongo, Tommaso Marcucci e Paolo Bruni rilevano infatti l’urgenza, definita indifferibile, di implementare il modello organizzativo per la determinazione del Prezzario regionale indicato nelle Linee Guida Mims, indicando quelle priorità capaci di “facilitare il lavoro di tutti gli operatori della filiera degli appalti pubblici”, per garantire “la realizzazione di opere di maggior qualità” nel rispetto delle “tempistiche contrattualmente previste nell’esecuzione dei lavori”, grazie al venire meno, in questo modo, di “una delle motivazioni di contenzioso nell’esecuzione del contratto”. “Quanto sta accadendo, causa l’aumento delle materie prime e dell’energia, è sotto gli occhi di tutti”, dicono in coro i cinque presidenti. “Quotidianamente professionisti ed imprese appaltatrici dei lavori si trovano costretti a fronteggiare previsioni-costi di fatto ingestibili con il rischio di blocco dei lavori. Quanto diciamo alla Regione è semplice: più che entrare nel merito delle singole voci, lavoro improbo considerato il raggio amplissimo delle stesse e il poco tempo a disposizione, proponiamo un metodo e l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente finalizzato a scongiurare emergenze ed impasse”. “D’altra parte” continuano, “il Prezzario Regione Puglia risulta essere molto carente sulle lavorazioni di recupero e restauro e su voci significative come, ad esempio, gli intonaci storici. Ecco perché più che entrare nel merito delle singole voci, riteniamo necessario un confronto di merito con l’individuazione di un metodo che scongiuri carenze e difficoltà, per garantire una qualità integrata degli interventi e una qualità urbana realmente degna di questo 3 nome, in linea con la sfida della sostenibilità ambientale, sociale ed economica che tutti vogliamo vincere”.

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