Presso la Biblioteca Mediaporto è stato presentato, insieme a Società Dante Alighieri e Polo bibliomuseale di Brindisi, il nuovo libro del professore Mimmo Tardio, insegnante di lettere e scrittore. L’evento è avvenuto con la collaborazione di Marco Greco, giornalista e conduttore radiofonico, Nicola Ingrosso, giornalista nonché ex docente, in questa occasione tecnico audio e video, e della professoressa Teresa Nacci.
Il libro è “Radio e Tv nella terra brindisina – Le storie e i ricordi”, libro autoprodotto dallo stesso Mimmo Tardio che comprende i racconti pubblicati nel corso del 2024 sul “Nuovo Quotidiano di Puglia”.
Come si evince dal titolo, si parla della storia della radio e della tv, con un occhio particolare alla terra di Brindisi, fermandosi però agli anni 80, purtroppo, per ovvie ragioni: la trasformazione del medium televisivo in qualcosa di completamente diverso che il professore Mimmo Tardio evidentemente ha forse difficoltà a comprendere.
Due ore di presentazione, ricche di aneddoti, storie, e personaggi del territorio locale e nazionale.
Il pubblico, adatto alla serata – chi scrive era in terza fila – era composto per lo più, da persone dai sessanta in su (salvo rare eccezioni). Tutti animati da entusiasmo giovanile, ascoltavano rapiti le parole del professore Tardio e partecipavano con risate sommesse e brevi commenti sottovoce.
La prima parte è stata una presentazione multimediale, una sorta di jam session tra Marco Greco e il professore Tardio – Nicola Ingrosso era alla “consolle” -, in quanto mentre il professore Tardio raccontava, Marco Greco presentava dei video proiettati su un enorme schermo. Durante tutta l’intera narrazione, come un entertainer esperto, il professore Tardio invitava, al momento giusto i suoi collaboratori a partecipare.
Si è iniziato dagli anni delle prime radio, poi si è passati all’utilizzo della radio durante il regime fascista (propaganda e intrattenimento) per continuare con la storia della radio e televisione (Mike Bongiorno, Carosello, sceneggiati, show del sabato sera, Renzo Arbore etc.)
Molto emozionanti sono state le parti in cui il professore Tardio ha recitato a memoria testi di cantautori (“Natale” di Francesco De Gregori e “La guerra di Piero” di Fabrizio De André) come se fossero delle poesie e il pubblico ripeteva sotto voce i testi.
Naturalmente sono state ricordate esperienze locali (brindisine e pugliesi) in campo radiotelevisivo.
Nella seconda parte la dottoressa Nacci ha fatto una intervista al Professor Tardio. Per raccontare nello specifico il libro.
Qualche difficoltà tecnica, inevitabile, ha aggiunto un pizzico di spontaneità rockettara.
Alla mia domanda “Esiste continuità tra il cantautorato anni 60 e 70 e l’attuale scena rap e trap?” il proffesor Tardio, da mente illuminata, ha risposto che qualsiasi ricerca artistica può produrre poesia.
In conclusione, è stata una bella serata all’insegna della nostalgia, non arida e fine a sé stessa, dell’ironia, della musica e della tv.
Diritti della foto di Luca Bonatesta.