Porto: prossimo l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti delle navi. Titi e gli operatori portuali sul piede di guerra

BRINDISI – Il 31 agosto prossimo, nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Basso Adriatico, dovrebbero essere aperte le buste con le offerte delle ditte partecipanti alla gara sull’affidamento in concessione del servizio di raccolta e gestione  dei rifiuti prodotti dalle navi nel porto di Brindisi. La durata dell’affidamento sarà di un anno e la base d’asta del canone sarà pari a 400.000 euro.

Il Presidente degli Operatori Portuali Salentini, Teo Titi, è però sul piede di guerra: da tempo, infatti, l’operatore marittimo brindisino denuncia l’esosità della tariffa garantita all’affidatario del servizio e la non corrispondenza alla realtà dei criteri presenti nel Piano approntato dagli uffici dell’Authority brindisina ed avallato dalla Regione Puglia. Secondo Titi, infatti, le tariffe adottate non rendono competitivo il porto di Brindisi e scoraggiano gli armatori (a tal proposito, di questa faccenda se ne lamentò anche la Tui, la quale pare che anche per questa ragione abbia deciso di abbandonare il porto di Brindisi, oltre che per l’insoddisfazione dei propri crocieristi).

L’associazione degli operatori ha più volte chiesto che venisse modificato il Piano in oggetto, in quanto i criteri previsti in esso sarebbero poco aderenti alla realtà e renderebbero ingiustificatamente alta la tariffa applicata per il servizio. Per rendere l’idea: gli scali previsti nel Piano sarebbero superiori a quelli effettivi, e questo si trasformerebbe in un numero di ritiri dei rifiuti inferiore a quanto indicato nel Piano; è prevista la presenza di un impianto fisso per il conferimento, del quale, però, l’attuale concessionario non dispone; e così via.

Secondo gli studi prodotti dagli operatori, dunque, la sommatoria delle difformità dagli stessi poste in rilievo darebbe vita ad una tariffa che risulta nettamente più alta di quella che andrebbe in realtà adottata; tutto ciò, va così ad incidere pesantemente sui costi affrontati degli armatori e quindi sulla competitività del porto.

Di tale problematica il Presidente Patroni Griffi non è stato ancora messo al corrente dagli OPS, anche se è presumibile che i tecnici dell’Authority brindisina abbiano già provveduto a metterlo al corrente.

Andrea Pezzuto
Redazione
CONDIVIDI

LASCIA UN COMMENTO